Dirigenti medici non specialisti utilizzati nei reparti Covid, i sindacati segnalano in Procura: "Pericolo per personale e pazienti"
Cimo-Fesmed, Cgil-Fp Medici e Federazione Cisl Medici hanno scritto una diffida al governatore Emiliano e al dg dell'Asl Bari Sanguedolce: "Nessun medico si tira indietro - spiegano - ma non è immaginabile utilizzare reumatologi, dermatologi, oculisti e odontoiatri senza la necessaria formazione né specialità equipollente o equivalente"
"No ai dirigenti medici privi di specializzazione ad operare nei reparti Covid": l'invito arriva dalla Federazione Cimo-Fesmed in una nota indirizzata al governatore Michele Emiliano e al direttore generale dell'Asl di Bari, Antonio Sanguedolce. Un'altra gatta da pelare per la Sanità pugliese, messa in difficoltà dalla mancanza di personale per la gestione della pandemia. E così, dopo il bando per richiamare medici e infermieri in pensione, l'Asl Bari aveva pubblicato anche un avviso pubblico online per lavoratori autonomi a partita Iva, destinato "a medici non specialisti - si legge - per le esigenze delle Unità operative Covid, post Covid e Dipartimento di Prevenzione. Le domande, fino al 31 marzo prossimo, possono essere presentate da chiunque avesse l'abilitazione all'esercizio della professione medica e l'iscrizione all'Ordine dei Medici.
La denuncia dei sindacati
Eppure l'utilizzo dei medici non specializzati nelle aree Covid ha creato più di un problema, come spiegato nella lettera di diffida che la Cimo-Fesmed, la Cgil-Fp Medici e la Federazione Cisl Medici hanno inviato al dg Sanguedolce. "Nessun medico si tira indietro - scrivono Onofrio Giancola, Giuseppe Tarantino e Vincenzo Piccialli, rispettivamente coordinatore delle sezioni Cimo Area metropolitana di Bari, rappresentante Dirigenza medica e sanitaria Fp-Cgil e segretario provinciale della Federazione Cisl Medici - ma non è immaginabile utilizzare reumatologi, dermatologi, oculisti e odontoiatri senza la necessaria formazione né specialità equipollente o equivalente. Un pericolo non solo per lo stesso personale medico utilizzato, ma anche per i pazienti. La diffida è infatti a
Non consentire lo svolgimento, al di fuori del perimentro normativamente delineato, di prestazioni sanitarie che potrebbero esporre a rischio i pazienti e lo stesso personale impropriamente addetto da ordini di servizio di dubbia legittimità che possono, anche, comportare una diffusione ulteriore del contagio per la commistione del personale fra reparti Covid e non Covid.
E in un'altra nota inviata anche al procuratore della Repubblica del Tribunale di Bari, chiedono di effettuare controlli per determinare la presenza di estremi di reato nelle disposizioni effettuate dall'Asl riguardo la turnazione del personale dirigente medico nei reparti Covid.
Dello stesso tono anche la lettera inviata dall'Associazione Medici Dirigenti Puglia alle direzioni generali delle Asl e degli Enti del servizio sanitario della Puglia: "Un simile progetto organizzativo - spiegano - ove concretamente attuato, metterebbe in grave pericolo l’incolumità dei pazienti ricoverati, esponendo altresì i dirigenti coinvolti ad un ingiustificato aggravio del rischio professionale, con ricadute negative sia sul piano della responsabilità medica che delle garanzie assicurative. Per tali ragioni, l’Anaao Assomed, nel declinare sin da ora qualsiasi responsabilità per l’attività resa dai propri iscritti in esecuzione di disposizioni di servizio contrarie ai principi sopra richiamati".
L'iniziale dietrofront, poi tutto tornato come prima negli ospedali baresi
La diffida, inviata a inizio novembre, ha avuto effetto per un periodo limitato, come spiega Onofrio Giancola a BariToday: "Abbiamo assistito a una modifica dei comportamenti da parte della direzione generale, con turni bloccati per i medici specialistici". Poi il dietrofront all'ospedale Di Venere e al Fallacara di Bari, come indicato in una nota del direttore medico Alessandro Sansonetti, inviata il 10 novembre: nota in cui si strutturano i turni dei dirigenti medici da utilizzare nei reparti di degenza per pazienti affetti da Covid-19: nell'elenco allegato figurano anche specialisti di Ortopedia, Oculistica e Urologia, in un calendario che va dall'11 al 30 novembre prossimo.