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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Detenuto barese si toglie la vita in carcere a Foggia, l'allarme del Sappe: "Ennesimo episodio di una tragedia continua"

L'uomo, 62enne, si sarebbe suicidato all'alba nella sua cella. Il sindacato di polizia penitenziaria torna a puntare l'attenzione sulle condizioni all'interno dei penitenziari: "Un problema di cui nessuno si preoccupa"

Un detenuto 62enne di origini baresi si è tolto la vita nel carcere di Foggia. A riferire l'accaduto è il Sappe, sindacato autonomo di polizia penitenziaria. L'uomo, con fine pena al 2027, si sarebbe suicidato nella sua cella, impiccandosi.

"Questo è l’ennesimo episodio di una tragedia continua", afferma in una nota il segretario del Sappe, Federico Pilagatti, tornando a denunciare le problematiche che riguardano le carceri, a cominciare dallo stesso penitenziario di Foggia per allargare il discorso a tutta Italia. 

"Da mesi se non anni, il Sappe, sindacato autonomo polizia penitenziaria denuncia la grave situazione di sovraffollamento del carcere di Foggia che è arrivato più del 170% dei posti disponibili, nonostante i gravi eventi che due anni fa hanno portato all’evasione di 73 detenuti, a cui si contrappone la grave carenza di poliziotti che devono gestire più posti di servizio contemporaneamente. Da allora nessun intervento, anzi le cose sono peggiorate con il personale di polizia penitenziaria sempre di meno, sempre più stanco e vecchio. Tutto ciò costringe i poliziotti a lavorare per 8, 12 ore continuative con carichi di lavoro massacranti in violazione di norme e leggi dello stato italiano. Ma è possibile che in un cosiddetto paese civile ci si indigni per un animale maltrattato, e nessuno si preoccupi di affrontare seriamente il problema delle carceri, diventate ormai una discarica sociale ove buttare le anime ed i corpi degli ultimi, dei pazzi, dei diseredati".

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