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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Detenuto 30enne si suicida nel carcere di Bari. I sindacati di Polizia Penitenziaria: "Sesta vittima in Puglia da inizio 2022"

Il giovane, entrato nella casa circondariale barese lo scorso lunedì, era stato condannato per omicidio e avrebbe dovuto scontare una pena fino al 2042

Si è tolto la vita ieri, nel carcere di Bari, un detenuto 30enne con problemi psichici. Il giovane, entrato nella casa circondariale barese lo scorso lunedì, era stato condannato per omicidio e avrebbe dovuto scontare una pena fino al 2042.

Si tratta, spiega il segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria, Aldo Di Giacomo, della "32esima vittima ini sei mesi, la sesta avvenuta nelle carceri della Puglia, per un totale di 68 morti dall’inizio dell’anno. Una 'strage silenziosa di Stato' - sostiene Di Giacomo - che ci allarma e perdura negli anni: nel 2021 i suicidi sono stati 54 con 132 morti in totale e nel 2020 61 suicidi con 152 morti". 

Per Federico Pilagatti, segretario del sindacato Sappe, "si inizia a perdere il conto dei detenuti suicidatosi nei penitenziari della regione Puglia, senza che ciò scuota la  coscienza  di alcuno". Il detenuto, secondo quanto spiega noto il sindacato delle guardie carcerarie, sarebbe "stato allocato nell'inferno del carcere di Bari che è diventata la sezione ex femminile chiusa per inagibilità, ma riaperta per l'emergenza Covid e poi diventata la discarica dei detenuti psichiatrici"

"Di fatto la sezione ex femminile fatta chiudere dal Dap poiché inagibile e pericolosa -  rimarca Pilagatti - è diventata il piccolo manicomio del carcere di Bari con un solo poliziotto a gestire la situazione".

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