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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Difendiamo chi difende la nostra salute", a Bari una campagna per la sicurezza dei medici

L'iniziativa dell'Ordine dei medici barese. La Puglia è la regione con il maggior numero di aggressioni al personale di ospedali e studi privati

Una dottoressa con l'occhio tumefatto e subito sotto la scritta "Chi aggredisce un medico, aggredisce se stesso". Immagini e parole dal forte impatto caratterizzano l'ultima campagna di comunicazione dell'Ordine dei medici a Bari per la sensibilizzazione contro la violenza subita dal personale in ospedali e studi privati. La città è stata tappezzata con due striscioni - il secondo recita: "Difendiamo chi difende la nostra salute" - per ricordare alle persone quanto sia sbagliato usare la violenza, ancora di più contro chi ci fa stare bene.

Il messaggio arriva in un momento di particolare tensione per i medici sul territorio: la Puglia è infatti la regione con il maggior numero di aggressioni ai dottori, con oltre il 26%dei casi nel periodo 1984-2016. Un distacco netto rispetto alle altre regioni "pericolose", come Sicilia (16%), Lombardia e Sardegna (entrambe al 13%).

“La campagna vuole sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto a una situazione drammatica - commenta Filippo Anelli, Presidente dell’OMCeO Bari – non possiamo permetterci che l’attenzione cali quando si spengono i riflettori dei media, il giorno dopo ogni evento di violenza. È ora di prendere provvedimenti che garantiscano la sicurezza di operatori e cittadini”.

Le richieste ad Emiliano - Gli Ordini dei medici pugliesi hanno chiesto al presidente Emiliano, in una lettera aperta, che la Regione procedesse con un’indagine per verificare che siano state approntate tutte le procedure in tema di sicurezza dei lavoratori, come previsto dalle raccomandazioni in materia emanate dal Ministero della Salute. Al presidente della Regione Puglia è stato anche chiesto che venga istituito un "Osservatorio regionale sulla sicurezza degli operatori della sanità pugliese", che possa analizzare eventuali episodi di violenza per determinare possibili criticità, e sviluppare adeguate linee guida per la tutela dei lavoratori. 

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