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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Disagi Ferrovie Sud Est, la società promette interventi. Giannini: "Verificheremo impegni"

L'assessore regionale ai Trasporti illustra gli impegni assunti dalla società dopo le carenze nel servizio contestate e annnuncia verifiche mensili per monitorare l'adempimento degli obblighi

Dopo l'intervento della Regione, che in una lettera ha contestato alla società tutte le carenze del servizio - da tempo denunciate dagli utenti - Ferrovie Sud Est risponde, assicurando interventi. A rendere noti gli impegni annunciati dalla società di trasporto, è stato questa mattina in conferenza stampa l'assessore regionale ai Trasporti Gianni Giannini. "Verificheremo mensilmente – ha detto Giannini -l'adempimento degli obblighi che le FSE hanno assunto. Faremo questa operazione di controllo e verificheremo le ragioni per le quali, ad esempio,  si è incendiato il pullman a Manduria lo scorso 21 settembre scorso e la sua manutenzione.  Il resto è nelle mani del Governo. Molto dipende dalle decisioni che il Governo assumerà”. Le FSE, infatti, sono di proprietà statale e la Regione paga – secondo un contratto - per il servizio di trasporto.

I PROBLEMI CONTESTATI - "Noi siamo intervenuti - ha spiegato Giannini - contestando alle Fse tutti gli episodi che sono stati denunciati dall'utenza e li abbiamo invitati a fornire le proprie giustificazioni, evidenziando che alcuni episodi potevano generare anche gli estremi della rescissione contrattuale". "Una delle contestazioni - ha aggiunto Giannini - è che la società compra vetture costosissime e incredibilmente inutilizzate, visto che decine di carrozze sono ferme nel deposito, perchè le linee non sarebbero in grado di supportarle. Sembrerebbe - ha continuato - che i treni  non possano in realtà viaggiare su molte tratte della rete". La società ha risposto smentendo l'addebito, e affermando che "tutti i treni vengono immessi in servizio dopo i nulla osta ministeriali rilasciati con le verifiche tecniche e le prove funzionali". L'assessore non si è espresso invece sulle indagini in corso da parte della Procura di Bari e della Corte dei Conti, a proposito dell'acquisto di vetture polacche. "Su questo punto non mi soffermo - ha spiegato - perchè ci sono le indagini in corso. Vedremo quello che verrà fuori".

GLI INTERVENTI ANNUNCIATI - La società, in ogni caso, si è impegnata a realizzare una serie di interventi per migliorare l'efficienza del servizio. Tra questi, avviare una fornitura, a seguito di gara pubblica, di 5 nuovi elettrotreni con consegna del primo esemplare entro novembre 2016; completare l'elettrificazione della linea Bari-Taranto entro febbraio 2016; progressiva dismissione del materiale più vecchio; riqualificazione delle unità di trazione Fiat a due casse entro dicembre 2016 da dislocare nell'area salentina; installazione di sistemi di sicurezza a bordo entro dicembre 2015; attivazione sistema telecontrollo entro febbraio 2016; azioni antievasione entro dicembre 2015, studio per l'inserimento dei treni delle Fse nel contesto dei pacchetti turistici nel Salento e nella Valle d'Itria; acquisizione di 10 autobus articolati. 

LE DIFFICOLTA' DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE - L'assessore Giannini si è poi soffermato sulla situazione complessiva del trasporto pubblico locale, dalla carenza di risorse - il settore  opera con un fondo nazionale di 4 miliardi e 900 milioni a fronte di un fabbisogno di 6 miliardi e mezzo - al rinnovo del parco rotabile. Quest'ultimo, ha spiegato Giannini, funziona con un sistema del finanziamento dello Stato - ha illustrato - al quale concorrono con quote di cofinanziamento i soggetti concessionari del servizio”. “Questo significa - ha ribadito - che, se avessimo a disposizione quei 23 milioni di euro con le quote di cofinanziamento dei concessionari arriveremmo a una cifra consistente che ci consentirebbe di operare il rinnovo. Poichè abbiamo individuato nel bilancio regionale l'esistenza di residui passivi per circa 28 milioni (somme che non sono soggette al rispetto del Patto di Stabilità), abbiamo chiesto al ministero di poter utilizzare queste somme al di fuori del patto di stabilità , il che significa - ha concluso Giannini - che 28 milioni con in più le quote di cofinanziamento dei concessionari, ci porterebbero ad avere una somma considerevole che potrebbe farci rinnovare circa 800 autobus nel quinquennio. Il rinnovo del parco rotabile è fondamentale anche per la sicurezza e la riduzione dell'emissione di Co2 nell'atmosfera”.

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