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Cronaca

Processo strage dei treni Andria-Corato, la Cassazione conferma la ricusazione dei giudici: "Ricorso inammissibile"

Per la Corte d'Appello di Bari l'aggettivo "inaffidabile" attribuito dal collegio ricusato alla società nel provvedimento con cui citava la Regione come responsabile civile "avrebbe vulnerato l'imparzialità del Tribunale": la Suprema Corte ha ribadito la decisione

La Corte di Cassazione ha confermato la ricusazione dei giudici del Tribunale di Trani nel processo per il disastro ferroviario che il 12 luglio 2016, sulla tratta tra Andria e Corato, causò la morte di 23 persone e il ferimento di altre 51.

Il ricorso di alcune parti civili contro il provvedimento della Corte d'Appello di Bari che nel giugno scorso aveva accolto la richiesta di ricusazione della società Ferrotramviaria è stato dichiarato inammissibile, condannando alle spese i ricorrenti. In base alla decisione dei giudici baresi, confermata dalla Cassazione, l'aggettivo "inaffidabile" attribuito dal collegio ricusato alla società nel provvedimento con il quale citava la Regione Puglia come responsabile civile "avrebbe vulnerato l'imparzialità del Tribunale", costituendo "una irrituale ed illegittima anticipazione del giudizio in ordine alla responsabilità dell'ente".

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