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Cronaca Conversano

Discarica Conversano, Legambiente: "Siamo preoccupati"

Legambiente parla a proposito del sito sotterraneo di rifiuti solidi trovato a confine tra Mola di Bari e Conversano. "La conferma di una grave situazione che evidenziamo da anni"

L'associazione Legambiente si fa sentire a proposito dei fatti  accaduti ieri a Conversano. "Sono preoccupanti -dicono-  le notizie diffuse dalla testata locale Fax Online sul ritrovamento di rifiuti interrati nel territorio di Mola di Bari, su un successivo attacco di hacker che ha oscurato il sito e per l'arresto di D.L  dipendente della Lombardi Ecologia che ha consentito il ritrovamento dei rifiuti".

Questi fatti per il circolo di Mola di Bari dell' associazione ambientalistica, "rinnovano le denunce fatte da anni da parte nostra sulla grave situazione ambientale determinatasi nelle contrade Martucci, San Vincenzo e Pozzovivo, confinanti e comprese tra i territori di Conversano e Mola". "Da anni il nostro circolo - continua l'associazione - denuncia la presenza di fuoriuscite di biogas da aree esterne alle discariche in contrada Martucci, indizio di interramento di rifiuti in aree non autorizzate allo smaltimento e completamente sprovviste di impermeabilizzazione, con grave compromissione, quindi, dell'ambiente, del sottosuolo, della vegetazione e probabilmente della falda".

Per questo, Legambiente Mola "denuncia ancora una volta la mancanza di controllo sulla salute ambientale del territorio, l'eclatante interruzione di campionamenti e analisi (da più di un anno e mezzo) delle acque di uno dei pozzi spia della discarica inquinato da nitrati e l'oblio calato sulla provenienza dei batteri fecali rinvenuti nelle acque di un altro pozzo spia nei pressi delle discariche Martucci". L'associazione "si augura che questi nuovi, gravi fatti ridiano impulso alle indagini per l'accertamento delle relative responsabilità".


L'uomo in questione, artefice di tali ritrovamenti  è un dipendente della Lombardi Ecologia che ieri è stato arrestato dai carabinieri di Conversano, e posto ai domiciliari, con l'accusa di furto, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. A quanto si è saputo avrebbe sottratto un escavatore della ditta e con quello avrebbe scavato in un fondo a circa un chilometro dalla discarica di contrada Martucci, utilizzata per i rifiuti solidi urbani dei comuni del bacino Ato Bari5. Avrebbe fatto emergere, così dal sottosuolo, rifiuti pericolosi che erano stati interrati, una prassi che riguarderebbe anche lotti limitrofi. Intanto sono intervenuti sia l'Arpa (Agenzia regionale per l'ambiente) sia l'assessore regionale pugliese all'ecologia, Lorenzo Nicastro.
 Il sindaco di Conversano, Giuseppe Lovascio ha detto: "Abbiamo inviato una nota  a Regione, Provincia, Arpa e Comune di Mola e, per conoscenza, alla Procura di Bari e al Corpo Forestale di Monopoli. Il fondo non rientra nel nostro territorio ma stiamo facendo tutto il possibile affinché i controlli vengano effettuati e si accertino le eventuali responsabilità".
 

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