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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Previsioni Unioncamere: a fine 2011 disoccupazione in aumento

Non fa decisamente dormire sonni tranquilli la previsione dell'Unioncamere sulla situazione occupazionale della nostra penisola a fine anno. Per la Puglia, previsto un aumento del tasso di disoccupazione pari a oltre il 15%

Molto preoccupante: si può sintetizzare così il rapporto stilato da Unioncamere e relativo alla situazione occupazionale del nostro paese. Secondo le previsioni, infatti, negli ultimi mesi del 2011 il mercato del lavoro vivrà una situazione di ulteriore difficoltà. A livello nazionale, nelle imprese con almeno un dipendente è prevista una fuoriuscita di 88mila dipendenti che si aggiungeranno ai già numerosi disoccupati attuali che formano un tasso di disoccupazione dell’8,6%. Snocciolando il dato per aree geografiche, si nota che nel Nord-Ovest è prevista una fuoriuscita di 19mila lavoratori, nel Nord-Est di 10.600 lavoratori e nel Centro di 16.600 lavoratori. Il dato più pesante, purtroppo, riguarda le regioni del Mezzogiorno dove si presume una contrazione di oltre 41.000 posti di lavoro. Disastrose le stime che riguardano la nostra regione: il tasso di disoccupazione in Puglia, ad oggi pari al 13,8%, potrebbe infatti salire fino ad oltre il 15%. Inoltre, confrontando i dati delle regioni del Mezzogiorno, si nota come Campania, Calabria e Sicilia spiccano per aver creato più nuovi posti di lavoro per i giovani rispetto alla Puglia che rimane fanalino di coda della poco edificante classifica. A commentare questi dati decisamente poco rassicuranti, è intervenuto il Segretario Generale della Uil di Puglia e di Bari Aldo Pugliese che ha così dichiarato: "Sono necessarie misure forti che possano garantire il rilancio dell’economia, crescita dei consumi, maggiore produzione e conseguente incremento dell’occupazione sana e duratura. Misure che devono trovare la chiave di volta in un sistema pubblico che garantisca, in primis con l’apertura dei cantieri di opere di ogni dimensione, il rilancio dell’occupazione. Un sistema che ha necessità di misure premiali e non costrittive che puntano a fare cassa per riequilibrare il conto economico dello Stato gravando sulle tasche dei soliti noti, ovvero i lavoratori dipendenti ed i pensionati, unici contribuenti virtuosi del nostro sistema fiscale. Emerge subito come le famiglie più colpite dalla crisi siano quelle con persone di riferimento, dal punto di vista lavorativo, più giovani: si tratta di quei giovani per i quali l’Istat indica un tasso di disoccupazione che supera il 30% in Puglia".

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