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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Incinta e malata di tumore, la Regione dice sì all'operazione per salvare Angela

La decisione annunciata dall'assessore alla Salute Gentile: "Pronti ad autorizzare l'uso del 'Cyber Knife', ma solo in questo caso straordinario e se sono rispettate le necessarie condizioni di sicurezza"

La Regione Puglia pronta ad autorizzare l'uso del 'Cyber Knife' ma "solo in questo caso straordinario" e se saranno rispettate "tutte le necessarie condizioni di sicurezza". Così l'assessore alla Salute Elena Gentile annuncia la disponibilità della Regione ad autorizzare all'operazione che potrebbe salvare la vita di Angela, la 26enne di Salerno incinta alla 20esima settimana e affetta da un tumore al cervello, ricoverata presso la casa di cura "La Madonnina" di Bari. Angela aveva raccontato la sua storia alla Gazzetta del Mezzogiorno, dicendosi pronta a sacrificare la sua vita pur di far nascere quella della bambina che porta in grembo.

Il tumore di Angela, infatti, definito "inoperabile" dai medici, sarebbe curabile solo con la radioterapia, ma mettendo a rischio la gravidanza. Oppure, ed è questa la speranza alla quale si aggrappano la ragazza e la sua famiglia, attraverso l'utilizzo di un macchinario particolare, il Cyber Knife, in dotazione alla clinica privata barese Mater Dei, del gruppo Cbh, che di intervenire sul tumore senza conseguenze negative per il feto.

Dopo una riunione convocata d'urgenza per discutere il delicato caso di Angela, la Regione si è detta disponibile a concedere l'autorizzazione per l'utilizzo dell'apparecchio, che tuttavia al momento non è ancora stata richiesta dalla clinica interessata.

"L'autorizzazione - ha spiegato l'assessore - non è solo una questione di burocrazia, ma una sostanziale questione di sicurezza nell'uso della macchina". La Regione, ha sottolineato Gentile, si "dichiara disponibile a rispondere positivamente alla richiesta sinora non pervenuta di utilizzo del macchinario a determinate condizioni. La prima è che "insieme alla richiesta di autorizzazione - spiega l'assessore - ci sia una relazione tecnica che definisca le procedure mediche che si intendono adottare e il relativo percorso assistenziale" e che "ci sia il consenso informato da parte della donna sulla terapia". La Regione, quindi - prosegue - "procederà a richiedere il parere a una commissione di esperti nelle discipline mediche interessate dall'intervento''. ''Il presidente Vendola - annuncia inoltre Gentile - sta informando della questione il ministro della Salute''.

"Siamo vicini alla giovane donna che è in attesa di Francesca Pia - dice l'assessore - e speriamo che tutto si risolva per il meglio. La Cyber Knife - precisa ancora la nota - è sicuramente efficace nel trattamento dei tumori, tanto che l'apposito regolamento regionale ne ha previsto e disciplinato l'utilizzo. Ma si tratta di un macchinario che deve essere utilizzato in ambienti protetti - conclude l'assessore Gentile - secondo rigide prescrizioni, poiché emette radiazioni potenzialmente dannose per il paziente e gli operatori".

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