Si ribella ai suoi sfruttatori, picchiata a sangue in piazza Moro
L'aggressione nei pressi di piazza Moro. Vittima una donna nigeriana di 28 anni: qualche settimana aveva deciso di smettere di prostituirsi e di trovare un lavoro. Ma i suoi aguzzini l'hanno cercata per darle "una lezione esemplare"
Picchiata a sangue in strada, colpita con calci e pugni alla testa e su tutto il corpo. Punita per essersi ribellata ai suoi sfruttatori, per aver deciso di non prostituirsi più, di provare a costruirsi una vita normale.
Vittima del terribile episodio una donna nigeriana di 28 anni. Già una volta, da quando l'8 marzo scorso aveva scelto di cambiare vita, i suoi aguzzini l'aveva cercata e picchiata, per punirla dello 'sgarro'. Ma ieri, in piazza Moro, l'aggressione si è ripetuta, ancora più violenta. Tre connazionali hanno avvicinato la donna nei pressi del bar della stazione Ferrovie Bari Nord, e dopo averla afferrata per il collo l'hanno picchiata a sangue, incuranti della presenza di numerosi testimoni.
Sono stati proprio alcuni passanti a dare l'allarme, allertando una pattuglia della Polizia Ferroviaria di Bari Centrale, che è intervenuta riuscendo a bloccare sono uno dei tre aggressori: O.J., nigeriano di 20 anni, con permesso di soggiorno. Gli altri due sono riusciti a dileguarsi e sono ricercati.
Agli investigatori la donna ha raccontato la sua storia, cominciata nel 2011, quando aveva chiesto asilo politico in Italia. Dopo mesi di elemosine e di stenti, aveva deciso di fidarsi di una connazionale che le aveva promesso un lavoro. Ma lì era iniziato il suo incubo, l'incontro con i suoi sfruttatori che l'avevano costretta a prostituirsi. Fino a quando, poco più di un mese fa, aveva deciso di provare a venirne fuori. Una scelta che però i suoi aguzzini non le hanno perdonato, tornando a cercarla - sostengono gli investigatori - per darle "una lezione esemplare".