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Cronaca Palo del Colle

A Palo la base per il 'sistema della droga', in 19 fermati nel blitz: "Spaccio durante il lockdown in tutta la Puglia"

Al centro delle indagini in particolare due cugini di 29 e 27 anni, che oltre a spacciare nel loro comune, rifornivano le altre piazze nel Barese

Era Palo del Colle la base logistica per lo spaccio della droga, in particolare 'la nera', come i componenti del sistema criminale definivano l'eroina. 

Sono 18 le ordinanze di custodia - e 1 divieto di dimora - cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Bari: di questi, 9 sono finiti in carcere, 9 ai domiciliari e una persona ha ricevuto il divieto di dimora in seguito al blitz eseguito all'alba dai carabinieri del Comando provinciale di Bari, operazione che ha visto l'ausilio di 100 militari tra Palo del Colle, Modugno, Bitonto, Corato, Bisceglie, Trani e Ruvo di Puglia. Nel corso dell’operazione sono state eseguite decine di perquisizioni domiciliari alla ricerca di droga con il supporto di unità cinofile di Modugno, dei Cacciatori dello Squadrone Eliportato Puglia e di personale delle Sezioni di Intervento Operativo dell’11° Reggimento Puglia. Per i destinatari delle misure sono stati riconosciuti gravi indizi di colpevolezza per i delitti di “detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante dell’ingente quantitativo”. 

VIDEO | Le intercettazioni: "Mi servono cinque mezze"

Le indagini, condotte nel primo semestre del 2020, durante il periodo del lock down disposto dal Governo per fronteggiare la prima fase dell’emergenza pandemica, hanno portato alla luce l’esistenza di una cospicua attività di spaccio di sostanze stupefacenti con base logistica nel comune di Palo del Colle. I traffici illeciti riguardavano ogni tipo di stupefacente, con una certa predilezione per l’eroina, chiamata “la nera” nel gergo criptico adoperato da spacciatori e acquirenti nel corso delle conversazioni intercettate. Al centro delle indagini due cugini omonimi, rispettivamente di 29 e 27 anni, residenti a Palo del Colle, presunti protagonisti di un traffico di droga destinato, da un lato, a soddisfare le esigenze di acquisto per consumo personale di una folta schiera di assuntori di Palo del Colle e centri limitrofi; dall’altro ad alimentare la filiera di spaccio al dettaglio in altri comuni della regione (come Modugno, Bisceglie, Corato e Ruvo di Puglia) da parte di altri soggetti destinatari dell’odierno provvedimento. Un duplice livello di operatività dunque, con lo stupefacente, di natura eterogenea, che veniva venduto sia in considerevoli quantità (anche a “pezzi interi” di diverse decine di grammi) ad altri soggetti, dimoranti in altri comuni che, a loro volta, lo distribuivano al dettaglio nei propri territori, sia “al minuto”, nelle proprie piazze di spaccio di Palo del Colle e comuni vicini, avvalendosi stabilmente della collaborazione di altre persone - tutte arrestate - a cui sarebbe stato affidato il compito di presidiare i siti, secondo una turnazione quotidiana che li vedeva attivi nella prima parte della giornata e dalle cinque del pomeriggio sino a tarda serata. Sono innumerevoli gli episodi di spaccio monitorati, con gli assuntori che, incuranti delle restrizioni covid, giungevano a Palo del Colle per approvvigionarsi dello stupefacente. Le cessioni documentate avvenivano in prossimità di zone altamente frequentate, come la stazione ferroviaria, il cimitero e la villa comunale, nonché nelle vicinanze di esercizi commerciali. Tra i luoghi utilizzati come base per lo spaccio, nonché, in taluni casi, per la custodia dello stupefacente, anche la sede di un’associazione benefica nel centro abitato di Palo del Colle, ove molti degli indagati erano soliti trattenersi per pianificare, secondo gli inquirenti, i propri traffici illeciti.

Durante il periodo delle indagini “sul campo”, sono state arrestate in flagranza quindici persone e denunciate in stato di libertà altre cinque per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. L’attività investigativa è stata documentata con servizi di osservazione, pedinamenti e innumerevoli intercettazioni telefoniche che hanno consentito, in soli tre mesi, di documentare quasi settemila cessioni di sostanze illecite a favore di circa150 acquirenti, considerando solo quelli abituali, oltre a sequestrare più di un chilo e settecento grammi di “eroina”, ventiquattro grammi di “cocaina”, un chilo e trecento grammi circa di “marijuana”, nonché la somma di duemila e 470 euro. Dalle investigazioni viene fuori l’allarmante constatazione di un massiccio ritorno al consumo di eroina, resa particolarmente attrattiva dal prezzo significativamente più basso rispetto a quello di altre sostanze come la cocaina.

Nelle prossime ore è previsto l'interrogatorio di garanzia, che servirà a confermare l'effettiva colpevolezza degli indagati raggiunti dalle misure.

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