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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Grumo Appula

Freddati a colpi di pistola in pieno centro: due arresti per il duplice omicidio a Grumo. Dietro il delitto la contesa per lo spaccio

Due persone in carcere, tra Italia e Germania, per l'uccisione di Giuseppe Paolantonio e Franco Novelli, avvenuta nel gennaio 2012. Dietro il fatto di sangue, secondo quanto ricostruito, una faida tra due gruppi criminali per il controllo delle piazze della droga

Sarebbero i responsabili di un duplice omicidio avvenuto in pieno centro a Grumo Appula, nel Barese, il 21 gennaio 2012. Due uomini di 43 e 39 anni sono stati colpiti da ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di Bari su richiesta della Dda, con le accuse, in concorso, di duplice omicidio, porto e detenzione illegale di armi, aggravati dal metodo mafioso.

Dopo dieci anni, le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Bari e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, anche mediante servizi di osservazione e pedinamento effettuati in territori particolari e per mezzo di attività tecniche, supportate inoltre da diverse dichiarazioni di collaboratori di giustizia, hanno permesso di arrivare all'individuazione dei presunti responsabili dell'uccisione di Giuseppe Paolantonio, all’epoca 24enne, e Franco Novelli, all’epoca 38enne.

I due vennero freddati a colpi di pistola calibro 9 x 21, ripetutamente esplosi a distanza ravvicinata, mentre si trovavano in pieno centro a Grumo. In particolare, secondo la tesi accusatoria, il duplice omicidio si sarebbe verificato nell’ambito dell’aspra contesa in quel periodo fra due consorterie criminali locali per il controllo dello spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio di Grumo Appula.

Il quadro indiziario raccolto dai carabinieri a carico dei due indagati è stato condiviso dalla Procura della Repubblica di Bari, che ha avanzato richiesta di emissione di misura cautelare. Il Gip del Tribunale di Bari, accogliendo la richiesta del pm, ha disposto la cattura dei due soggetti, uno dei quali già detenuto in Italia per altra causa, mentre l’altro emigrato da tempo in Germania con il proprio nucleo familiare e rintracciato con l’ausilio del personale del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia. In questo caso, l’A.G., mediante i ministeri della Giustizia e dell’Interno italiani, ha attivato la procedura di collaborazione con i collaterali organismi in Germania, che hanno così provveduto alla localizzazione del ricercato nella città di Illingen, in attesa di consegnarlo a breve alle autorità italiane.

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