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Cronaca

Ecosistema urbano, Legambiente boccia la Puglia. Bari in coda alla classifica delle grandi città

Dalla XX edizione del rapporto che studia lo stato di salute ambientale dei capoluoghi di provincia italiani emergono dati poco incoraggianti per le città pugliesi. Bari 13esima su 15 posizioni nella classifica delle città con più di 200mila abitanti

Politiche per la raccolta differenziata e per il contrasto dell'inquinamento atmosferico, presenza di aree verdi, iniziative per incoraggiare la mobilità sostenibile: sono alcuni dei principali aspetti presi in considerazione da Legambiente e Ambiente Italia nel rapporto Ecosistema Urbano, l'indagine che annualmente verifica lo stato di salute ambientale dei capoluoghi di provincia italiani.

PUGLIA BOCCIATA  - I dati che emergono dalla XX edizione del rapporto (che si riferisce all'anno 2012), presentati ieri, non sono affatto incoraggianti per la Puglia. “La XX edizione di Ecosistema Urbano - sottolinea Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia – boccia sonoramente tutti i capoluoghi pugliesi dove da anni si registra una battuta d’arresto nelle politiche ambientali urbane. Non c’è neanche un timido segnale di cambiamento mentre la crisi economica e finanziaria sta schiacciando gli amministratori locali nella ordinaria amministrazione, nel defaticante tentativo di provare a galleggiare senza obiettivi ambiziosi, innovativi, coraggiosi”.

Il Rapporto di Legambiente raggruppa i 104 capoluoghi di provincia in tre gruppi omogenei per dimensione geografica: 15 grandi città con più 200mila abitanti, 44 medie città con popolazione tra 80mila e 200mila abitanti e 45 piccole città con meno di 80mila abitanti. Per quanto riguarda la Puglia, sono stati esclusi i dati inviati dalla provincia di Bat perché considerati non completi e quindi parziali.

BARI IN CODA ALLA CLASSIFICA NAZIONALE - Nella classifica delle grandi città italiane, Bari si piazza al 13esimo posto su 15 posizioni. A livello regionale, invece, il capoluogo pugliese si distingue in positivo per quanto riguarda le isole pedonali e le zone a traffico limitato, così come sul fronte dell’indice di ciclabilità (presenza biciplan, ufficio biciclette, ciclo parcheggi di interscambio, bici stazione, bike-sharing), che misura il livello di efficacia delle politiche amministrative per la diffusione delle due ruote. Scivola invece in basso alla classifica regionale, insieme a Brindisi, per quanto riguarda la presenza di aree verdi.

I DATI SULLA QUALITA' DELL'ARIA - Per quanto riguarda l’esame dei tre indicatori sulla qualità dell’aria (Biossido di Azoto, PM10 e Ozono), Legambiente ha sottolineato che "non è stato possibile effettuare una comparazione rispetto allo scorso anno poiché non sono pervenuti i dati in merito". All'associazione ha replicato però l'assessore all'Ambiente del Comune di Bari, Maria Maugeri, la quale ha invece confermato il regolare invio dei dati. "Dopo aver effettuato le dovute verifiche a cura degli uffici competenti, - ha precisato Maugeri in una nota - si è potuto appurare che i dati sono stati inviati, come ogni anno, a Legambiente in data 3 giugno 2013, dati che peraltro ci erano stati forniti precedentemente da Arpa Puglia su nostra richiesta. D’altra parte, è bene precisare che chiunque ogni giorno ha la possibilità di visionarli sul sito di Arpa Puglia. Sin d’ora si può quindi confermare che non solo per l’anno 2012, come da dati inviati, ma anche per il 2013 prosegue il trend positivo relativo alla qualità dell’aria. Ci auguriamo quindi che Legambiente possa eseguire le verifiche necessarie sulla base delle notizie già inviate dalla ripartizione Ambiente, diffondendo gli aggiornamenti sul rapporto alla cittadinanza e agli organi di informazione".

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