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Cronaca

Senza tetto ed emergenza freddo: "Rete pronta, cittadini segnalino chi è in difficoltà"

L'assessore comunale al Welfare in vista delle difficoltà annunciate per i prossimi giorni: "In azione Pis, associazioni, ma anche le unità di strada della Croce Rossa e la Polizia Municipale"

Non solo coperte e pasti caldi, ma anche buon senso e occhi vigili: a pochi giorni dalla morte di un clochard in piazza Cesare Battisti e a breve distanza da un deciso peggioramento delle condizioni meteo che, per l'Epifania, prevedono un crollo delle temperature e fiocchi di neve, il Comune e le associazioni di volontariato in rete cercano di moltiplicare gli sforzi per garantire assistenza e sostegno ai senza tetto della città, in particolare a coloro che vivono dalle parti della stazione, di piazza Moro e dell' Estramurale Capruzzi, evitando il ripetersi di tragici episodi come quello di lunedì notte: "Ogni morte - afferma l'assessore comunale al Welfare, Francesca Bottalico - è un avvenimento triste che richiama tutti noi alla responsabilità. E' necessario che chiunque, anche i singoli cittadini, segnalino situazioni di difficoltà e di solitudine, magari anche dell'anziano che abita affianco. Tutto può servire ad aiutare, senza improvvisarsi, ovviamente, anche perché c'è una rete che giornalmente monitora e agisce".

Massima attenzione, dunque, da parte degli operatori del Pronto Intervento Sociale e non solo: "In azione - aggiunge Bottalico - vi saranno anche le unità di strada della Croce Rossa e la Polizia Municipale. Proprio in questi giorni abbiamo ricavato 40 posti letto in più tra Bari e area metropolitana grazie al bando sull'accoglienza.Vorrei ricordare che il Pis non può effettuare ricoveri coatti. In situazione di pericolo 118 e vigili possono intervenire. Il modello del Pronto Intervento Sociale è ritenuto uno dei migliori d'Italia. Non è sostitutivo perché lavora insieme agli altri enti e associazioni che ogni giorno s'impegnano con aiuti concreti".

Un po' come il gruppo dei 'Monfortiani' laici della Cattedrale di Bari, trenta persone che il venerdì implementano l'assistenza in piazza Moro assieme alle altre associazioni: "CI alterniamo - spiega Franco Sifanno - nel cucinare, lavare e distribuire i pasti. Abbiamo intrapreso un cammino in cui uniamo spiritualità e solidarietà". La morte del senza tetto ha ovviamente colpito anche loro: "Li conosciamo uno per uno - aggiunge Sifanno - e cerchiamo di salvarli dalla strada, facendoli uscire dalle dipendenze e rientrare in famiglia. Non è però facile: proprio lunedì scorso abbiamo distribuito latte caldo e coperte a coloro che erano in stazione e nei dintorni, riuscendo anche, non senza difficoltà, a portarli alla Croce Rossa per una sola notte, visto che non avevano i documenti. Spesso basterebbe loro dare delle indicazioni poiché non sanno neppure che possono essere accolti. Conforto sì. ma anche dignità e amore".

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