Puglia nella morsa di neve e gelo, Emiliano a Santeramo: "Chiederemo stato di emergenza"
Dopo le richieste di aiuto lanciate dal sindaco D'Ambrosio, il governatore ha raggiunto il centro murgiano, paralizzato dal maltempo, annunciando che dichiarerà lo stato di crisi per tutto il territorio regionale. Ma non mancano le polemiche: "La Protezione civile ha fallito"
E' arrivato nel primo pomeriggio di lunedì, insieme ad un'autocolonna di mezzi della Protezione civile regionale, dei volontari e dell’Arif. Il presidente della Regione, Michele Emiliano, ha raggiunto il centro murgiano, ancora letteralmente paralizzato dalle nevicate che negli ultimi giorni hanno colpito la zona. Una situazione complessa, che in queste ore aveva indotto il sindaco della cittadina, Michele D'Ambrosio, a chiedere più mezzi e più uomini per fronteggiare l'emergenza e alleviare i disagi per la popolazione, in particolare nelle contrade e nelle zone interne più difficilmente raggiungibili.
"Ho rassicurato il sindaco in merito al sostegno che tutti gli stiamo dando per superare questo difficile momento - ha affermato Emiliano - In particolare gli ho comunicato che chiederemo la dichiarazione dello stato di emergenza e che quindi il Comune di Santeramo non deve avere timore di spendere soldi per la gestione dell’emergenza neve. Le spese saranno attutite anche con l’intervento dello Stato centrale".
"La Regione - ha detto ancora Emiliano - in questa emergenza ha un mero ruolo di coordinamento e supporto. Ciononostante abbiamo messo a disposizione del sindaco di Santeramo, per la prima volta nella storia della Regione, i mezzi ARIF che abbiamo a disposizione per le funzioni di protezione civile. Questi ultimi sono stati adibiti al trasporto di pazienti dializzati. Stamattina di buon’ora sono andato di persona in Prefettura ed ho convinto il Prefetto di Bari, che ringrazio, a mandare a Santeramo anche la Brigata Pinerolo che da oggi ha già cominciato a lavorare per liberare le strade dalla neve e per raggiungere i casolari isolati. Ho poi richiesto al sindaco metropolitano Decaro, che coordina gli interventi sulle strade provinciali attorno a Santeramo, di dedicare qualche mezzo anche al supporto del sindaco per lo spazzamento delle strade cittadine. Aspettiamo infatti nuove nevicate e bisogna affrontare tutto con decisione, impegno, nella massima calma".
Ma intanto sulla prevenzione dei disagi e sul coordinamento dei soccorsi, le polemiche, da più parti, non mancano. "Ci risulta - affermano gli otto consiglieri regionali M5S Barone, Bozzetti, Casili, Conca, Di Bari, Galante, Laricchia e Trevisi - che nonostante l’allerta meteo fosse stata annunciata da settimane, nei giorni precedenti l'unità di crisi della protezione civile non sarebbe neanche mai stata convocata. Di chi è la responsabilità di Emiliano o di Antonio Nunziate ex prefetto e oggi assessore alla Protezione Civile del "tranquilli siamo pronti ad affrontare la neve" in queste ore completamente scomparso? Si può sapere dov'è finito? E’ forse ancora in ferie?". "Dal canto nostro - proseguono - continuiamo a ricevere e a gestire innumerevoli segnalazioni da tutta la Puglia dal Gargano al Salento".
Attacca Regione e Protezione civile anche il leader di Conservatori e Riformisti, Raffaele Fitto: "Non si perda ulteriormente tempo - afferma Fitto - E’ sotto gli occhi di tutti il fallimento della macchina della Protezione Civile in Puglia, il cui coordinamento spetta alla Regione, che non ha saputo preventivamente mettere in atto tutte le misure idonee per evitare disagi e isolamenti di interi paesi, masserie e persino ospedali sulla Murgia. La perturbazione artica, per quanto straordinaria, era prevista da almeno 10 giorni, ma ora non facciamo passare altri 10 giorni prima che il Governo regionale si svegli e si attivi sul Ministro dell’Agricoltura perché venga al più presto dichiaro lo stato di emergenza che permetterà ai nostri agricoltori di accedere ai fondi per almeno un parziale risarcimento dei danni subiti. Se l’eccezionale nevicata sta distruggendo serre e coltivazioni non facciamo che l’eccezionale inerzia di chi governa la Regione dia il colpo di grazia a un settore, quale quello agricolo, già molto provato in Puglia".