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Cronaca

Emiliano: "Chiudere l'Università di Bari? Chiodi pensi a ricostruire l'Aquila"

Il primo cittadino risponde alla polemica innescata dal governatore abruzzese sui risultati delle graduatorie stilate dal Ministero. Interviene anche Introna: "Sgarbo istituzionale, rettifichi"

Non si placano le polemiche dopo le dichiarazioni provocatorie del presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, che aveva invitato il governo a chiudere l'Università di Bari, assieme a quelle di Messina e Urbino, perchè nelle posizioni di retrovia della graduatoria stilata dal Ministero dell'Istruzione sulla qualità degli atenei italiani.

A intervenire duramente è il sindaco del capoluogo, Michele Emiliano: "Chiodi pensi a ricostruire l’Aquila,  se ci riesce, e non si comporti da sciacallo - attacca il primo cittadino - approfittando di discutibili graduatorie scritte nell’interesse delle università del Nord al momento delle iscrizioni. Se per completare la ricostruzione Chiodi avesse bisogno delle competenze delle Università pugliesi e delle nostre energie professionali ed economiche, siamo come sempre a disposizione per lottare al fianco dell’Abruzzo migliore, del quale evidentemente lui non fa parte".

Secondo Emiliano "da dieci anni a questa parte innumerevoli sono stati i riconoscimenti assegnati all’Università barese, e soprattutto non si sono registrati gli scandali che l’avevano danneggiata nel decennio precedente. Ma evidentemente il presidente Chiodi, spaventato per l’avvio del nuovo anno accademico nelle università abruzzesi, queste cose finge strumentalmente di non saperle, o più semplicemente le ignora".

Sulla vicenda esprime le sue perplessità anche il presidente del Consiglio regionale pugliese, Onofrio Introna definendo le dichiarazioni del governatore abruzzese "sproporzionate rispetto alla classifica Anvur". Per Introna "è vero esattamente l'opposto. Invece di - prosegue - cancellare incubatori storici della cultura centro-meridionale, il Governo nazionale dovrebbe assicurare il suo sostegno ad Atenei come quello barese, che secondo altre graduatorie primeggiano per iscritti, servono un bacino di utenza quanto mai ampio e assicurano una formazione accademica d'eccellenza. Mi sembrano un ingiustificato, immotivato e incomprensibile sgarbo istituzionale - conclude - che sono certo vorrà prontamente rivedere e rettificare".

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