"Vietato mangiare il crudo di mare con le mani", il pesce d'aprile del sindaco Emiliano
Il primo cittadino posta su Facebook il testo di una fantomatica ordinanza "di decoro, igiene e sicurezza urbana" che vieta il consumo dei frutti di mare. Ma i baresi non "abboccano"
L'inizio del testo è quasi quello canonico: "Il Sindaco ha emanato la seguente ordinanza di decoro, igiene e sicurezza urbana". Le righe successive lo sono un po' meno: "La città di Bari è nota per essere capitale del consumo di pesce e frutti di mare". Basta scorrere ancora un po' il documento con lo sguardo e tutto diventa chiaro: "considerato che il consumo di tali prodotti del mare avviene di preferenza ad opera dei cittadini baresi senza previa cottura nella forma cosiddetta di "CRUDO DI MARE" e che l'atto del consumo di tali prodotti si realizza con il contatto diretto mani-bocca provocando rumori molesti", "ordina il divieto assoluto di consumare in pubblico e in privato pesce e frutti di mare crudi senza l'utilizzo degli idonei strumenti quali forchetta, coltello e cucchiaio".
Il sindaco Emiliano ci prova a lanciare il suo pesce d'aprile su Facebook, ma i baresi proprio non abboccano. E così tra battute e commenti ironici - e, per la verità, anche rimostranze di chi invece ci è cascato - lo scherzo del primo cittadino è presto smascherato. Un pesce d'aprile, quello di Emiliano, di certo un po' autoironico, viste le precedenti critiche per alcune sue ordinanze (come quella sugli 'sguardi si sfida') e l'ormai famosa storia del pesce "nella vasca da bagno", emersa all'epoca dell'inchiesta sulla Dec.