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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Evasione fiscale, sequestrati beni per 200mila euro a due imprese baresi di consulenza aziendale

Il provvedimento eseguito dai finanzieri di Bari: gli illeciti contestati riguarderebbero gli anni 2013, 2014 e 2017. Le società avrebbero tra l'altro stipulato con un intermediario bancario contratti per prestazioni rivelatesi inesistenti

Disponibilità finanziarie per circa 200mila euro sono state sequestrate dai finanzieri del Comando provinciale di Bari a due società a responsabilità limitata con sede a Bari, operanti nel settore della consulenza fiscale e aziendale, "quale profitto del reato di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici per gli anni d’imposta 2013, 2014 e 2017".

Il decreto emesso dal gip del Tribunale di Bari su richiesta della Procura costituisce l’epilogo di indagini di polizia giudiziaria, delegate al Gruppo Tutela Mercato Capitali del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari. Dagli accertamenti sarebbe emerso, tra l’altro, "che le società destinatarie del provvedimento cautelare reale - spiga la Procura di Bari in una nota - avrebbero stipulato diversi contratti con un noto intermediario bancario, quest’ultimo in  qualità di committente, aventi ad oggetto lo svolgimento di attività di consulenza fiscale e contabile, nonché l’esecuzione di ulteriori prestazioni di natura direzionale e strategica, rivelatesi inesistenti".

In tale contesto, secondo l’impostazione accusatoria accolta dal gip, gli indagati - uno dei quali aveva ricoperto l’incarico di direttore di una Sezione staccata della Commissione Tributaria Regionale della Puglia - "avrebbero annotato nelle scritture contabili costi per spese mai sostenute, pari a circa 700 mila euro, al fine di ridurre indebitamente la base imponibile IRES attraverso artifici contabili".

Alla luce dell'"elevato valore indiziario degli elementi acquisiti dal Nucleo PEF Bari", la Procura di Bari ha avanzato una richiesta di sequestro di beni ed utilità, "al fine di inibire il consolidamento del vantaggio economico derivante dalla presunta evasione". Il gip, aderendo alla richiesta, ha quindi emesso il decreto di sequestro preventivo dei beni nella disponibilità delle imprese e dei rispettivi amministratori.
 

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