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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca San Girolamo - Fesca

Il faro di San Cataldo diventa museo: ospiterà esposizioni dedicate alla radio e ai fari e delle torri costiere

Questa mattina la visita a Palazzo di Città di Alberto Chiantera, direttore del Museo della radio di Verona e portavoce di Elettra Marconi. Proprio dal faro il padre Guglielmo effettuò il 3 agosto 1904 il primo collegamento radiotelegrafico via etere con il Montenegro

Il faro di San Cataldo ospiterà due spazi museali: il 'Museo dei fari e delle torri costiere della Puglia' e il 'Museo della radio'. L'iniziativa, che rientra nel piano di restauro e rifunzionalizzazione del faro, vedrà i due nuovi progetti prendere piede nel pianterreno del faro barese. A tal proposito, questa mattina l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso ha incontrato a Palazzo di Città Alberto Chiantera, direttore del Museo della radio di Verona e portavoce di Elettra Marconi, figlia di Guglielmo, molto attiva nella ricostruzione della storia e della vita del padre. L’interesse da parte di Elettra Marconi nasce proprio dalla valenza storica e simbolica del faro, da cui il 3 agosto 1904 Guglielmo Marconi effettuò il primo collegamento radiotelegrafico via etere con il Montenegro attraverso il mar Adriatico. Un evento di grande importanza e di risonanza mondiale che l’amministrazione comunale intende ricordare appunto attraverso l’allestimento di un museo dedicato. Pertanto, durante l’incontro l’assessore Galasso ha illustrato i dettagli del progetto e degli interventi previsti nell’area cirostante, alla presenza di un gruppo di rappresentanti della Regione Puglia, che finanzierà l’opera, dei progettisti e dei tecnici comunali.

Il professor Chiantera ha così avuto modo di osservare nei dettagli sia l’ampia riqualificazione del parco del Faro e la sistemazione di quel tratto di lungomare, sia il progetto di restauro e rifunzionalizzazione di una parte degli spazi a pian terreno del faro dove sorgeranno i due musei. Questi ultimi occuperanno complessivamente cinque ambienti, uno dei quali, quello d’accesso, sarà condiviso con la Marina militare per consentire l’accesso ai locali in uso al farista trattandosi di un faro attualmente in esercizio.

“L’incontro è nato dopo che il Alberto Chiantera ha contattato gli uffici comunali per conoscere il nostro progetto - ha dichiarato Giuseppe Galasso -. È stata una chiacchierata molto proficua in quanto ci ha fornito alcune dritte offrendoci una collaborazione qualificata per capire come allestire al meglio il museo, anche in termini di contenuti. Il professor Chiantera si è detto molto interessato del progetto ideato per la città di Bari e, in particolare, si è mostrato compiaciuto della nostra volontà di celebrare Guglielmo Marconi e la prima trasmissione radio effettuata proprio dal faro barese. Si è impegnato, inoltre, ad aggiornare Elettra Marconi sulla progettazione e sugli interventi che vogliamo portare avanti".

Il progetto esecutivo del restauro di una parte del faro, incentrato sulla sua conservazione e valorizzazione, sarà portato in Giunta comunale nei prossimi giorni: l'amministrazione conta di effettuare la procedura di affidamento dei lavori e la contrattualizzazione entro la fine dell’anno, con l’avvio dei lavori nel primo semestre del prossimo. Dopo l’incontro a Palazzo di Città la delegazione si è recata in visita al faro, accompagnati dal capitano di Fregata Tommaso Dangelico, dove ha potuto visitare la struttura sino in cima.

Come noto, l’intervento di restauro e rifunzionalizzazione di una parte del faro, dell’importo complessivo di 510.000 euro, è inserito nel progetto “CoHeN - Coastal Heritage Network” e finanziato nell’ambito della 4^ targeted call per progetti strategici del Programma Interreg V/A Grecia-Italia 2014-2020, di cui la Regione Puglia è unico partner italiano, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione italo-greca per individuare una comune politica di valorizzazione culturale del sistema costiero inteso come patrimonio di manufatti storici e contemporanei e correlati ambienti naturali, nonché delle attività economiche e culturali ad esso connesse.

Il progetto prevede di destinare gli ambienti di una porzione del piano terra a “Museo dei fari e delle torri costiere della Puglia” e a “Museo della radio”, in ricordo del primo collegamento radiotelegrafico via etere con il Montenegro, attraverso il mar Adriatico, realizzato il 3 agosto 1904 da Guglielmo Marconi dal faro di San Cataldo. I lavori mirano da un lato alla conservazione dei caratteri materici e tipologici di un bene culturale vincolato qual è il faro, dall’altro al ripristino di quegli aspetti distributivi originari, rilevati dallo studio della documentazione storica, che, a causa di interventi manutentivi successivi, risultano attualmente alterati. Nello specifico, i lavori di valorizzazione consentiranno l’apertura sia di un Museo della radio, che racconterà la storia della radio e delle prime trasmissioni radio, nonché la figura di Guglielmo Marconi, sia di un Museo dei fari e delle torri costiere della Puglia, in cui saranno esposti invece materiali relativi alla storia del faro di San Cataldo, al cammino dei fari di Puglia e all’itinerario delle torri in terra di Bari.

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