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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Palese - Macchie

Nodo ferroviario Bari-Nord, un tavolo tecnico per cercare nuove soluzioni

La richiesta avanzata dall'assessore Minervini al Ministero dei Trasporti: un incontro per discutere della messa in sicurezza della linea ferroviaria a Palese e Santo Spirito

Dopo l'esclusione del progetto iniziale dai finanziamenti del Cipe, la Regione Puglia cerca nuove soluzioni per la messa in sicurezza del tratto ferroviario a nord di Bari, nei quartieri di Palese e Santo Spirito. Dopo il definanziamento del progetto - tra le ragioni, tra l'altro, che hanno indotto alle dimissioni il presidente della I Circoscrizione Di Liso - le istituzioni locali dovranno infatti cercare in tempi brevi un'alternativa.

Per questa ragione si è tenuta oggi presso l’assessorato alle infrastrutture e mobilità della Regione Puglia una riunione alla quale hanno partecipato l'assessore Guglielmo Minervini con Elio Sannicandro, assessore all’urbanistica del Comune di Bari, Massimo Maiorano, delegato dello stesso comune alla qualità dei servizi di trasporto e i tecnici della struttura regionale di Rfi. Al termine dell'incontro Minervini ha chiesto la convocazione di un tavolo tecnico con il Ministero delle infrastrutture e Rete ferroviaria italiana

"AFFRONTARE LE CRITICITA'"- "Abbiamo convocato questo incontro sul nodo ferroviario di Bari – ha spiegato l’assessore Minervini – per discutere della parte settentrionale, avendo ormai certezza dell’approvazione da parte del Cipe del progetto preliminare per il tratto sud. Una riapertura preliminare della discussione avrebbe potuto mettere a rischio anche i 391 milioni già destinati al progetto. Lungo la linea ferroviaria tra Bari e S. Spirito ci sono 8 passaggi a livello che rappresentano una quotidiana fonte di rischio. Vogliamo affrontare con decisione questa criticità". Il progetto originario, attualmente privo di alcuna copertura finanziaria, prevede l’interramento di oltre 6 km di binari, la realizzazione di tre gallerie e due stazioni sotterranee. Il tutto realizzabile solo con l’abbattimento di numerose palazzine e con notevoli problemi di rilevanza sociale e urbanistica.

“Parallelamente al tavolo tecnico richiesto da RFI e dal Ministero per affrontare puntuali problematiche di sicurezza – ha aggiunto Sannicandro – è indispensabile riaffrontare il tema dell’intero nodo ferroviario a nord di Bari in modo da individuare una soluzione progettuale condivisa e meno impattante".

LA NUOVA PROPOSTA - La soluzione progettuale prospettata oggi è quella di organizzare una risposta organica, anche se in tempi diversi, per mettere in sicurezza i centri abitati e garantire una prospettiva di lungo periodo che risolva i problemi dei centri abitati di Palese, Macchie e S.Spirito. In coerenza e compatibilmente con questa soluzione a medio-lungo termine, ricercando la soluzione più idonea dal punto di vista sociale, ambientale, tecnico ed economico so potrà affrontare anche la seconda problematica, di breve periodo, per aggredire e risolvere con interventi di tipo puntuale, ad esempio scavalcamenti pedonali e automobilistici, il bisogno di sicurezza e vivibilità dei cittadini.

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