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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Imputato nominato nel nuovo cda delle Ferrovie Appulo-Lucane, Cavallo rinuncia: "Questione d'opportunità"

L'avvocato scelto dal Ministero per far parte del Consiglio d'amministrazione di Fal è imputato in un processo per truffa a Lecce. Il suo nome sarebbe stato proposto dalla Lega

Rinuncia all'incarico "per una questione di opportunità". L'ufficialità è arrivata stamane con una nota dal Ministero dell Infrastrutture: è ufficiale il passo indietro dell'avvocato Francesco Cavallo, inizialmente proposto dal ministro Danilo Toninelli per un posto nel Consiglio d'amministrazione delle Ferrovie Appulo Lucane, i cui vertici sono in scadenza e saranno rinnovati a breve. Cavallo è attualmente imputato a Lecce dove è a processo, assieme ad altre 23 persone, nell'ambito di una presunta truffa ai danni dello Stato, legata alla gestione dell'Associazione Antiracket Salento. 

Il Ministero: "Rinnovo cda rilancerà le Fal"

Il Ministero, nella nota, spiega che "il rinnovo del Cda delle FAL servirà a rilanciare quanto fatto finora e non pregiudicherà in alcun modo gli investimenti pubblici già utilizzati e stanziati, con particolare riferimento ai lavori per Matera capitale europea della cultura 2019". Al vertice delle ferrovie si insedierà il nuovo presidente, l'avvocato brindisino Rosario Almiento, "personalità - aggiunge il Mit - che pur avendo già ottenuto la fiducia delle istituzioni territoriali per le sue capacità, non è riferibile a nessuna area politica". Rispetto a quest'ultima affermazione, sembrerebbe che il nome di Cavallo possa essere stato fatto da esponenti locali e nazionali della Lega. Il Ministero infine, auspica che " il rinnovamento sia accompagnato dagli intenti di collaborazione istituzionale con i governi regionali che" da parte sua "non ha mai negato e che qui conferma". L'attuale numero 1, Matteo Colamussi, dovrebbe restare direttore generale delle Appulo-Lucane.

Polemica Emiliano-Toninelli sulle nomine del cda

Nei giorni scorsi vi era stata un'accesa polemica tra il governatore Michele Emiliano e il ministro Danilo Toninelli proprio sulla questione del rinnovo delle cariche Fal. Emiliano aveva accusato il governo di  "smania" per "occupare poltrone senza tener conto nè del merito nè dell’esigenza della Regione e dei cittadini di garantire continuità ai fondi investiti e alle opere da realizzare", lamentando la mancanza di un incontro per confrontarsi sul tema. Di lì la replica di Toninelli, il quale aveva invece affermato che il rifiuto sarebbe stato posto dallo stesso governatore.
   

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