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Cronaca

San Nicola, i marinai raccontano l'impresa per i vicoli di Bari vecchia

Cavalieri medievali, marinai e banditori hanno dato il via alla tre giorni di festeggiamenti per il Santo patrono con la rievocazione storica messa in scena ieri nel borgo antico

Iniziano in anticipo quest'anno i festeggiamenti per il Santo patrono della Città di Bari con la ricostruzione storica della partenza dei 62 marinai che nel 1087 accompagnati da due sacerdoti, raggiunsero Myra per impadronirsi delle ossa di San Nicola.  È così che un piccolo gruppo composto da sette banditori, ieri sera ha iniziato ad aggirarsi per le vie del borgo antico richiamando l'attenzione tra suoni di tamburi e trombe e dirigendo i curiosi nella strada del Carmine dove ci si è ritrovati in piena ambientazione medievale.

Tutti accalcati per la stretta via si è creata una convivenza tra il pubblico e i figuranti che si sono ritrovati stretti tra le vie della Città Vecchia in un miscuglio anacronistico fatto di scudi, macchine fotografiche, luminarie e luci dei negozi. La città è già allestita, pronta per affrontare il fitto programma di festeggiamenti che a partire da oggi, 7 maggio, si svilupperà per tre giorni richiamando non solo i cittadini baresi, ma anche turisti e curiosi che vorranno unirsi al clima di festa per San Nicola, santo capace di unire l'Occidente e l'Oriente.

San Nicola, la rievocazione dello sbarco



Proprio dell'impresa dei marinai si è voluto ricordare ieri; la narrazione è stata affidata  a quattro attori, che in prima persona hanno raccontato le peripezie dei 62 marinai. Il racconto partito dall'arrivo ad Antiochia ha narrato di come i marinai accolsero sulla nave due sacerdoti, Lupo e Grimoldo, che fecero da interpreti e li guidarono alle ossa del Santo custodite in una piccola chiesa cattolica. I narratori hanno sottolineato come fosse volontà del Santo stesso, quella di vedere le proprie ossa tornare in terra cristiana. Proprio a giustificare questa affermazione hanno narrato del viaggio di ritorno e di come tre marinai provarono a trafugare parte delle reliquie scatenando una tempesta che si placò solo quando avvenne la restituzione.

Il corteo poi si è spostato di fronte alla Basilica di San Nicola dove è stata eretta per la festa  un'imponente cassa armonica e dove un gruppo di suonatori di tamburi si sono esibiti di fronte al pubblico richiamato dai rumori e dai banditori che non hanno mai smesso di girovagare. Alcuni si sono detti informati dell'anticipazione e pronti a seguire la festa di San Nicola in tutti i suoi momenti, qualche abitante del borgo antico più candidamente ha invece dichiarato “quest'anno non si capisce più niente, la vera festa inizia domani”.
 

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