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Cronaca Libertà / Piazza del Redentore

"Ciao Paola... medico dell'anima". Emiliano: "Sicurezza massima per gli operatori"

Quasi un migliaio di persone alla fiaccolata in ricordo della psichiatra uccisa un mese fa. Il sindaco: "Quando l'intera Repubblica taglia tutte le cose più importanti per la comunità vuol dire che noi ce la stiamo andando a cercare"

Quasi mille fiaccole di luce nella serata barese per ricordare Paola Labriola, la psichiatra uccisa un mese fa da un suo paziente nel centro di igiene mentale dove lavorava, al quartiere Libertà. Alla manifestazione ha preso parte anche il sindaco di Bari, Michele Emiliano: "Chi è per strada - ha commentato - e si occupa di fatti pubblici si espone a un rischio enorme. Non si può lesinare sulla sicurezza di queste persone. Bisogna - ha sottolineato - che tutti quelli che si confrontano con il disagio, la malattia, abbiano il maggiore margine di sicurezza possibile. Quando l'intera Repubblica taglia la sanità, la sicurezza, le carceri, le scuole, tutte le cose più importanti che abbassano il tasso di pericolosità delle comunità, vuol dire che noi ce la stiamo andando a cercare. E stavolta, purtroppo, la famiglia di Paola sa che cosa significa, nella carne, che lo Stato sia andato a cercare una vittima".

Le fiaccole sono state accese nel giardino dove la psichiatra lavorava. Lì i colleghi le hanno dedicato uno striscione col messaggio "Ciao Paola!... medico dell'anima". L'ingegnere spaziale Ettore Lopinto, amico di famiglia, ha intonato al sassofono il brano 'Axieme' di Steve Lacy, mentre la scrittrice Teresa Petruzzelli ha letto l'incipit del suo nuovo romanzo e, durante il corteo ha dedicato una poesia al marito di Paola, Vito Calabrese, e un brano di Pinocchio ai piccolo Filippo e Giorgia: "Il senso di questa manifestazione - ha spiegato Vito Calabrese - è quello di essere vicini a Paola, ma anche quello di portare avanti un discorso di legalità e di pace. In me - ha proseguito - è rimasto un vuoto incolmabile.​ Cerco di colmarlo con tutte le persone che mi stanno vicino. Spero non cali l'attenzione a riflettori spenti. Spero non ci si dimentichi di questa vicenda".​

Giacomo De Candia, portavoce del comitato organizzatore, ha illustrato le ragioni della manifestazione: "Abbiamo voluto fermarci un attimo a riflettere non solo su ciò che sta accadendo in questo quartiere, ma anche nella città di Bari. Temiamo che si stiano perdendo alcuni valori, della vita, dell'ascolto, della capacità di essere in sintonia. Paola credo che - ha concluso - abbia rappresentato per tutti, con la sua testimonianza, il suo lavoro, uno strumento efficace di come aiutare gli altri.

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