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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Parco delle rinascita nell'ex Fibronit, ora l'Avviso pubblico per l'affidamento dei lavori. Il Comitato: "Vorremmo un centro per screening gratuiti"

La proposta del Comitato cittadino Fibronit è di realizzare la 'Casa della Salute' all'interno dell'edificio che ospitava Bricorama. Secondo le tempistiche imposte del Pnrr, il cantiere dovrà chiudersi entro fine 2026

Dopo l'approvazione a fine 2022 dei fondi del Pnrr (11 milioni di euro), che si vanno ad aggiungere al finanziamento della Regione da 3,6 milioni di euro, il progetto del Parco della Rinascita nell'area bonificata dell'ex Fibronit di Bari può andare avanti. Il Comune deve infatti predisporre ora il bando per l'affidamento dei lavori all'interno dei 15 ettari del parco, da completare - come richiedono le linee guida del Piano - entro dicembre 2026. Il tema sarà al centro dell'incontro tra cittadini e Comune, in programma nella serata di lunedì 27 marzo nella Parrocchia di San Francesco D'Assisi a Japigia. "Lì porteremo la nostra proposta di realizzare la 'Casa della Salute' - racconta a BariToday il presidente del Comitato cittadino Fibronit, Nicola Brescia - un luogo di riferimento per gli esposti all'amianto non solo di Bari, dove poter effettuare screening gratuiti e venire consigliati da personale medico qualificato. Non esiste un luogo simile in tutta la Puglia". Il comitato cittadino vorrebbe destinare a questa funzione l'unica struttura all'interno dell'area disponibile per questo progetto, "quella che ospitava l'ex Bricorama - prosegue Brescia - e che potrebbe essere un punto di riferimento non solo per chi ha lavorato nella Fibronit. penso ad esempio agli operai dell'Ilva".

I prossimi step dei lavori

Una proposta di cui si discuterà insieme al sindaco di Bari, Antonio Decaro, all'assessore comunale ai lavori pubblici, Giuseppe Galasso, all'assessore all'Ambiente Pietro Petruzzelli, e all'ingegnere Claudio Laricchia, responsabile della Ripartizione Infrastrutture, Viabilità e Opere pubbliche. Un incontro che servirà naturalmente anche a mostrare quelli che saranno gli interventi all'interno del Parco, il più grande in città, in vista dell'affidamento dei lavori: anche qui è il Pnrr a definire una tempistica massima, che è quella di dicembre 2023, così da partire a gennaio del nuovo anno con i lavori. 

Lieto fine di una battaglia ventennale che il Comitato ha combattuto - trovando sin dall'allora Giunta Emiliano supporto da parte del Comune - affinché le centinaia di lavoratori morti per patologie legate al contatto con le fibre di amianto non venissero dimenticate. E il futuro Parco della rinascita sarà l'emblema delle conseguenze che la cosiddetta 'fabbrica della morte' ha portato. "Importante la condanna degli amministratori della Fibronit a risarcire la città di Bari. Questo conferma ancora una volta il danno ambientale che la Fibronit ha causato - conclude Brescia - E' paradossale pensare che la Fibronit ha dato lavoro a tanta gente, facendo crescere economicamente la città, ma al contempo ha causato tanta disperazione e morte. Il Parco sarà il punto da cui ripartire per non dimenticare il passato".

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