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Cronaca

Fiera del Levante al via, Renzi inaugura l'80esima edizione

La cerimonia nello Spazio 7 del quartiere fieristico alla presenza del presidente del Consiglio. Subito dopo la firma del 'Patto per la Puglia' con il governatore Emiliano

Prima l'inaugurazione del ponte dell'Asse Nord-Sud, poi l'arrivo nello Spazio 7 della Fiera del Levante, per la cerimonia inaugurale dell'80esima edizione della Campionaria e la firma del 'Patto per la Puglia' con il governatore Emiliano.

DISASTRO ANDRIA-CORATO, TERREMOTO E FONDI AI VIGILI DEL FUOCO - E' una mattinata scandita dagli impegni quella del premier Renzi a Bari. Prima della cerimonia, in Fiera, l'incontro con una delegazione di parenti delle vittime del disastro ferroviario sulla Andria-Corato, che il presidente del Consiglio ricorda all'inizio del suo discorso, insieme alle vittime del terremoto nel Centro-Italia. "E' stata un'estate difficile", esordisce il premier, che poi, menzionando l'impegno di soccorritori e vigili del fuoco nelle due tragedie, annuncia lo sblocco di 100 milioni dal fondo della Presidenza del Consiglio a sostegno del dipartimento dei Vigili del Fuoco. 

CRESCITA, RIFORMA E 'BONUS ALBERGATORI' - Il discorso del premier tocca temi differenti, dalle sfide globali imposte dalla minaccia terroristica,  a Roma 2014, con relativa stoccata al M5S, contrario alla candidatura della Capitale alle Olimpiadi. Ma è soprattutto sull'economia del Sud e del Paese che il presidente del Consiglio si concentra nel suo intervento. Cita i dati Svimez e Istat, facendo un confronto con quelli di due anni prima, della sua precedente partecipazione alla cerimonia inaugurale della Fiera. "Svimez dice che il Pil del Sud riparte, ma io dico che riparte troppo piano, e non solo quello del Sud, ma di tutto il Paese", ammette Renzi che però subito dopo invita "prendere i numeri di prima, che sono numeri di un'ecatombe. Dal 2008 al 2014 Pil del Sud è crollato del 9%, quello del Centro-Nord dell'1.4%. Venivamo da una situazione devastante". Poi si sofferma sul turismo: mostra i dati degli arrivi nel 2014, che vedono le regioni del nord prevalere nettamente rispetto al sud. "I numeri del turismo in Puglia nell'ultimo anno sono positivi, ma non basta, sono troppo piccoli rispetto alla sfida globale", dice, rispondendo a distanza al governatore Emiliano, che nel suo intervento esalta le ottime performance del turismo pugliese. E coglie l'occasione anche per chiamare in causa la riforma costituzionale: "La frammentazione territoriale delle competenze è un errore", dice riferendosi alla promozione turistica. "C'è un mondo che ha voglia di un Paese più agile - afferma - ma questo non significa non coinvolgere e realtà territoriali". "E' anche questo il senso del masterplan per il Sud, dei patti con le Regioni. Non è un tentativo di mettere il naso nelle risorse delle Regioni, ma è collaborazione, un modo per individuare un 'disegno Paese'". Poi dal palco della Fiera, Renzi annuncia il 'bonus albergatori': uno "sconto fiscale" che sarà previsto nella legge di stabilità per "chi interviene spendendo sull'azienda". 

LE OPERE INCLUSE NEL 'PATTO PER LA PUGLIA'

IL 'PATTO PER LA PUGLIA' E LE BORDATE DI EMILIANO - Alla cerimonia di inaugurazione è seguita la firma del 'Patto per la Puglia', sottoscritto da Renzi con il governatore Emiliano. L'accordo assegna alla Regione 2 miliardi e 71 milioni di euro, integrati da ulteriori 1,4 miliardi di euro da parte del Cipe, per finanziare  un serie di interventi e opere infrastrutturali. Nei mesi scorsi, tuttavia, proprio le risorse assegnate al Sud erano state al centro di una polemica a distanza con il governatore Emiliano, che denunciava una decurtazione, da parte del governo, del Fondo di sviluppo e coesione (Fsc) da impiegare per  il 'Patto per la Puglia'. E nel suo discorso il governatore pugliese non ha comunque risparmiato riferimenti ai tagli del governo e alla riforma costituzionale. "Le nostre competenze costituzionali in materia di turismo sono state decisive per la ripresa economica straordinaria che stiamo vivendo", ha affermato Emiliano elencando le performance del settore nel 2015 e tracciando le iniziative future per sostenerne lo sviluppo. "Sebbene la riforma costituzionale tolga alle regioni la competenza in materia di turismo, con non poca preoccupazione da parte degli operatori del settore, possiamo dire con un certo orgoglio di aver lavorato alla grande in questi anni, smentendo dati alla mano i soliti luoghi comuni", ha affermato ancora il governatore.  E ancora, sulla sanità: "Sappiamo chiudere e riconvertire in strutture territoriali avanzate i nostri vecchi ospedali secondo le istruzioni del Ministero della Sanità senza protestare in modo populistico e senza scaricare la responsabilità su altri"."La sanità pugliese - ha sottolineato il governatore - ha fatto e farà il suo dovere con quasi 800milioni di euro in meno e 15mila addetti in meno rispetto all’Emilia Romagna a parità di abitanti e di diritti costituzionali. Eppure ci impongono gli stessi obiettivi da raggiungere rispetto a quelli che corrono, anche per loro merito, con due gambe contro di noi che corriamo con una sola. Se la riforma costituzionale avesse sancito la effettiva parificazione tra le Regioni del Sud e le Regioni del Nord, almeno per il diritto alla salute, imponendo il principio che a parità di obiettivi devono corrispondere parità di personale e di risorse, non credo che ci sarebbero dubbi sull’esito dello stesso. Ma purtroppo non è così. Le diseguaglianze di sempre - ha rimarcato Emiliano - sono ignorate dalla riforma".

IL DISCORSO DEL GOVERNATORE MICHELE EMILIANO

LA RICHIESTA DI DECARO A RENZI: "GOVERNO SBLOCCHI TASSA DI SOGGIORNO" - Ma dal palco della Fiera, a Renzi è giunta anche la richiesta dell'amico Antonio Decaro, che ha chiesto al governo di sbloccare la possibilità, per i Comuni, di imporre la tassa di soggiorno. "Ti chiedo - ha detto il sindaco rivolgendosi a Renzi - di restituire ai Comuni la possibilità di applicare l’imposta di soggiorno, che incide in modo trascurabile sulle tasche dei turisti ma è determinante per rendere più belle e attrattive le nostre città. Qui a Bari, per esempio, quei fondi li impiegheremmo per finanziare musei, concerti, biblioteche, poli culturali ed eventi, convinti come siamo che la bellezza e la cultura siano gli unici strumenti che consentono ai magnifici cervelli dei nostri giovani di superare il provincialismo della paura per sfidare con coraggio il mondo globalizzato. Passione e talento qui non ci mancano di certo. Con una piccola spinta, possiamo volare da soli, e volare alto".

IL DISCORSO DEL SINDACO ANTONIO DECARO

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