rotate-mobile
Cronaca

Patroni Griffi: "Piano di ristrutturazione potrà rilanciare la Fiera del Levante"

Il presidente dell'Ente patron della campionaria durante il discorso inaugurale lancia una proposta: "Inserire la Fiera nel decreto delle Zone Franche Urbane"

Di seguito il discorso inaugurale del presidente della Fiera del Levante, Ugo Patroni Griffi, in occasione dell'apertura della 78° Campionaria

"Sono davvero onorato di poterLa accogliere nuovamente quest’anno nella Fiera del Levante e La ringrazio per avere voluto, con la Sua presenza, confermare la tradizione che vede il Presidente del Consiglio inaugurare la nostra Campionaria.

Se l’origine delle Fiere risale al Medioevo, è nella prima metà del ‘900 che nascono le Fiere moderne.  In Italia in base ad una virtuosa sinergia tra enti locali (Comune e Provincia) ed imprenditoria locale, quest’ultima rappresentata dalle Camere di Commercio la cui natura ibrida, tra associazionismo e funzione strumentale istituzionale, si prestava (e ancora oggi si presta) efficacemente a renderle lievito dello sviluppo e del progresso economico del territorio.

Le Fiere moderne, si può dire, sono il frutto delle istanze più avanzate della borghesia commerciale del ‘900, che giustamente riteneva imprescindibile fattore di crescita economica l’apertura al mercato, la rimozione delle barriere fiscali, l’intessitura di rapporti e di sinergie commerciali.  In un mondo in cui le comunicazioni non erano ancora facilitate dalla informatizzazione e le distanze geografiche costituivano effettivo ostacolo alle interazioni commerciali.

Da allora è passato molto tempo e le condizioni economiche del Paese sono profondamente mutate. Viviamo l’era della glocalizzazione. Le distanze geografiche non costituiscono più il principale ostacolo al commercio. Oggi le barriere alla internazionalizzazione risiedono principalmente nella complessa matassa normativa che regola il commercio, specie internazionale, e nelle differenze linguistiche e culturali.

Le Fiere, oggi, si mostrano strumento particolarmente efficace per, se non annullare, grandemente ridurre tali barriere. Non a caso il sistema fieristico italiano è secondo in Europa a quello tedesco, precedendo quello spagnolo e francese. Ogni anno si svolgono oltre mille manifestazioni fieristiche, di queste 209 sono internazionali; raggiungono un fatturato complessivo di quasi un miliardo di euro ed un indotto che supera di tre volte il fatturato. Mentre gli affari conclusi (riferisce la AEFI) raggiungono i 60 miliardi di Euro. Pertanto, le Fiere, signor presidente, continuano a rappresentare una grande occasione di business per le imprese e quindi costituiscono ancora una leva di crescita per l’economia italiana.

Tuttavia, le fiere sono imprese, e come tutte le imprese risentono dell’andamento dei cicli economici. Il che è fisiologico, ed impone alla comunità politica ed economica uno sforzo per traghettare le imprese fieristiche e le potenzialità che esse racchiudono per il territorio oltre le secche della crisi. In questo sforzo sono impegnati anche i soci della Fiera del Levante, i suoi amministratori e i dipendenti. Uno sforzo più poderoso di quello richiesto alle imprese fieristiche del Nord Italia. In quanto destinato a colmare oltre agli effetti della crisi, ancora più avvertita nella fragilità del tessuto economico meridionale, incrostazioni patologiche della struttura dei conti che, negli anni, avevano scavato un solco profondo tra la Fiera del Levante e le imprese concorrenti.

Per queste ragioni, è stato varato un imponente piano di ristrutturazione che lentamente sta riallineando la struttura dei costi a quelli del settore, e che prevede la valorizzazione dell’enorme patrimonio immobiliare dell’Ente (oltre 33 ettari e 900.000 metri cubi) anche grazie all’intervento dei privati e alla ricerca di sinergie con altri operatori fieristici. Nel predisporlo, ci siamo ispirati a quei valori fondanti della borghesia mercantile: la razionalizzazione dei processi imprenditoriali; lo spirito del risparmio e l’etica negli affari.  E’ grazie a questi valori e agli effetti pratici che ne stanno derivando che quest’anno siamo riusciti a riportare la Campionaria al suo spirito originario.

Infatti, come ebbe a dire il prof. Nicola Tridente, cui va tutta la nostra riconoscenza per aver risollevato la Fiera nel difficile momento del dopoguerra, la Campionaria 'è un grande libro aperto nel quale il curioso visitatore trova modo di vedere, osservare, erudirsi'  per godere di una qualità della vita migliore. Un decisivo sostegno al rilancio della Fiera del Levante e all’attuazione del piano di ristrutturazione, signor Presidente, potrebbe sicuramente derivare dall’inclusione del quartiere fieristico nel decreto sulle zone franche urbane. Con questi intendimenti, signor Presidente, la invito ad inaugurare ufficialmente la 78a edizione della Fiera del Levante".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Patroni Griffi: "Piano di ristrutturazione potrà rilanciare la Fiera del Levante"

BariToday è in caricamento