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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Alberobello

Rubò gommone a Villanova: in manette un pregiudicato di Alberobello

Il furto lo scorso ottobre: assieme ad altri complici, ancora ignoti, un 46enne di Alberobello trafugò un gommone di 7 metri dal Porto di Villanova. Incastrato dalle telecamere di sorveglianza

E' stato individuato e arrestato grazie alle telecamere di sorveglianza il responsabile del furto di un gommone di 7 metri, con due motori fuoribordo da 200 cavalli, avvenuto la notte dell’8 ottobre 2015 nel porto di Villanova di Ostuni.

Il ladro è Giorgio Pugliese, 46enne originario di Alberobello con diversi precedenti penali per reati contro il patrimonio. 

Le indagini dei carabinieri della compagnia di Fasano, sono iniziate subito dopo la denuncia di furto del gommone. Ad incastrare Pugliese, che la stessa notte del furto fu fermato e denunciato dai militari in quanto sorpreso nei pressi del luogo del furto, sono state le telecamere installate nel porto che hanno ripreso i ladri in azione. 

Le immagini mostrano l'arrestato a bordo della sua auto, in compagnia di altri complici al momento non ancora identificati, trasportare il natante fino al porto di Savelletri per poi caricarlo a bordo di un carrello e trasportarlo in un luogo ancora sconosciuto agli inquirenti.

I componenti della banda hanno agito a volto coperto, circostanza che ne ha reso problematica l'identificazione. A tradire Pugliese, tuttavia, è stata la presenza della sua auto nel porto: gli investigatori, infatti, sono riusciti a risalire a lui attraverso la targa.

Il 46enne è accusato di furto aggravato in concorso e installazione di apparecchiature atte ad intercettare o impedire comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche. Nella sua abitazione sono state trovate tre radio ricetrasmittenti portatili e tre scanner portatili sintonizzate sulle frequenze radio dei carabinieri di Fasano e Monopoli.

Così dopo la denuncia è arrivato l'arresto. Nella mattinata di oggi il 46enne è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip di Brindisi Tea Verderosa, su richiesta del pubblico ministero Raffaele Casto.

Il caso, tuttavia, non può considerarsi chiuso poiché i complici di Pugliese sono ancora ignoti e il gommone, appartenente ad un uomo di Martina Franca ma gestito da un ostunese, al momento non è ancora stato ritrovato. 

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