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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Le monete delle offerte "giocate alle slot", lo zaino con gli ori sotto terra: furto a San Nicola, i momenti dopo il colpo e il ritrovamento

Gli oggetti sacri rubati sono tornati questa mattina in Basilica. Intanto, dalle indagini emergono altri particolari: il presunto responsabile avrebbe trascorso la notte in una sala slot, giocando (e vincendo circa 1600) con i soldi sottratti

Dopo il furto in Basilica, avrebbe trascorso le successive ore della notte in una sala scommesse del quartiere Madonnella, giocando alle slot machines con le monete trafugate poco prima dalle cassette delle offerte della Basilica. E con quelle monete avrebbe vinto oltre 1600 euro, lasciando la sala scommesse nelle prime ore del mattino, con al seguito uno zaino. E' uno dei particolari che emergono dalle indagini sul furto degli 'ori' di San Nicola (restituiti oggi alla Basilica) per il quale la polizia ha arrestato un cinquantenne cittadino tunisino, ritenuto responsabile del colpo. 

I poliziotti della Questura di Bari sono risaliti all'uomo da un'impronta digitale rilevata sul luogo del furto, e lo hanno rintracciato in un casolare a Japigia ed arrestato la mattina del 23 marzo.

La ricostruzione degli spostamenti che l’uomo avrebbe effettuato la notte del furto si è rivelata anche decisiva per il ritrovamento degli oggetti rubati, rinvenuti dagli agenti della Squadra Mobile e della Squadra Volanti della Questura di Bari nel primo pomeriggio del 26 marzo scorso, occultati all’interno di uno zaino coperto da terra ed erba selvatica.

Il ritrovamento dello zaino nascosto sotto l'erba

Quello stesso zaino che l'uomo avrebbe avuto con sè la notte del furto, e che gli agenti sono tornati a cercare presso il casolare dove l'uomo si era rifugiato. Dopo alcune ore di assidue ricerche, uno degli agenti, camminando lungo il terreno adiacente il casolare, ha calpestato una porzione di terreno, nascosta dalle erbacce, che ha subito ceduto sotto il suo peso. I poliziotti, utilizzando strumenti di fortuna presenti sul luogo, hanno iniziato a spostare la vegetazione e la terra, rinvenendo uno zaino sporco e logoro. Una volta aperto, i riflessi dorati ed argentati degli oggetti sacri non hanno lasciato dubbi ai poiziotti in merito al contenuto dello zaino: l’evangelario, l’anello ed il medaglione con all’interno la Sacra Manna erano appena stati ritrovati. I beni sono stati repertati e posti sotto sequestro, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ne ha successivamente disposto la restituzione alla Basilica di San Nicola.

Proseguono intanto le indagini finalizzate ad accertare la motivazione del gesto e la presenza di eventuali complici.

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