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Cronaca Lungomare Armando Perotti

Punta Perotti, quale futuro? La giunta si convoca per il 6

Il governo cittadino chiamato d'urgenza ad affrontare la questione relativa al futuro dell'area. I costruttori hanno presentato un progetto di riqualificazione che prevede la costruzione di altri edifici. Il Comune vincolò l'operazione ad una rigenerazione urbana complessiva. Intanto Parco Perotti è nell'abbandono

E’ ancora lì che attende di essere risolta. Per questo il sindaco Antonio Decaro ha chiesto e ottenuto che lunedì 6 ottobre si svolga una seduta monotematica della sua giunta sulla questione Punta Perotti. Ieri il direttore generale Vito Leccese ha informato i componenti del governo cittadino sullo stato dell’arte della situazione.

Ad oggi serve avere una idea chiara del destino dei suoli dove un tempo sorgeva il complesso edilizio prima confiscato e poi abbattuto nel corso del 2006. Come noto, una sentenza della Corte europea dei diritti dell’Uomo di Strasburgo ha condannato lo Stato italiano a pagare un risarcimento di 32 milioni di euro nei confronti dei costruttori, in quanto fu riconosciuta l’illegittimità della confisca dei terreni. A seguito di questo verdetto, a febbraio di quest’anno, il consorzio Parco Perotti (costituito dalle società Sudfondi e Mabar) ha presentato un piano di riqualificazione dell’area che prevede anche la costruzione di edifici anche se più bassi rispetto a quelli realizzati in precedenza ed allineati ai fabbricati già esistenti.

Dopo un mese il  Comune licenziò una delibera in cui veniva chiarito come l’area di Punta Perotti (compresa la zona destinata al Parco) non potrà essere più edificabile a patto che non venga studiato un Piano di Rigenerazione che comprenda tutto il lungomare sud, oggi alle prese con un profondo degrado. Un punto chiaro la giunta lo dovrà fissare rispetto al destino del Parco che dovrebbe essere restituito alle imprese Matarrese, anche se sembra che la famiglia proprietaria non sia interessata a quel suolo. Da qui l’esigenza da parte del Comune di comprendere quali altri terreni assegnare ai proprietari in un’ottica di compensazione.

Il 6 ottobre se ne discuterà in modo approfondito, anche per comprendere che futuro assegnare all’attuale Parco, punto di ritrovo quotidiano per centinaia di podisti nonostante lo stato di abbandono in cui versa. Ecco perché diventa importante comprendere che strategia assumere anche per iniziare a ragionare sulla riqualificazione di tutto il litorale sud.

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