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Venerdì, 19 Aprile 2024

G7, periodo nero per i commercianti in centro: "Pochi clienti già da San Nicola per i blocchi al traffico"

Abbiamo intervistato i negozianti di corso Vittorio Emanuele, che hanno visto la clientela almeno dimezzata. "E a breve dovremo pure pagare le imposte", spiegano

"I commercianti non devono temere nulla, non sono previste chiusure degli esercizi commerciali", alla vigilia del G7 l'assessore al Commercio Carla Palone aveva rassicurato così gli esercenti, viste le notizie di un centro blindato per l'arrivo delle delegazioni internazionali. Quello che non poteva prevedere era che le misure di sicurezza e le limitazioni al traffico avrebbero ridotto notevolmente l'affluenza su corso Vittorio Emanuele e sulle vie limitrofe, assestando per diversi giorni un pesante colpo al commercio nel murattiano. 

received_10213273305375342-2"Ieri ho battuto un solo scontrino in mattinata, da 18 euro e 40 centesimi, poi è stato chiuso l'isolato al passaggio pedonale e la clientela non poteva neanche più passare da qui. Ho dovuto chiudere alle 19, due ore prima del solito". È sconsolato Giovanni Dimase, titolare dell'omonima profumeria sul corso, che ha visto ridurre drasticamente la clientela in un periodo in cui il giro d'affari è solitamente elevato: "Domenica è la festa della mamma e io non sto vendendo nulla. La gente dice di temere gli scontri, ma in realtà io penso che non venga in centro per la paura di non trovare parcheggio". Nella stessa situazione tanti altri negozi sulla via interessata dai blocchi, che anche ieri - a differenza di Dimase - hanno scelto di non alzare la saracinesca ed attendere la fine del summit. 

Una situazione che per altri commercianti va avanti addirittura dalla scorsa settimana, visto che i blocchi erano stati già posizionati per la festa di San Nicola. "Sono giorni che non si vedono clienti - spiega Beppe Spano, titolare di un negozio di elettrodomestici -, già dalla festa patronale non vendiamo nulla. I clienti mi chiamano e mi dicono che non se la sentono di passare in centro viste le misure di sicurezza. Il Comune avrebbe dovuto pensare ad un indenizzo per noi commercianti penalizzati da questo G7". E a breve molti di loro dovranno anche mettere mano al portafogli: a metà mese è previsto il pagamento delle imposte. 

C'è poi chi ha subito una riduzione minore della clientela, come i tabacchi. Tommaso ne gestisce uno all'inizio di corso Vittorio e ci spiega che si vende comunque c'è, anche se principalmente i clienti sono rappresentanti delle Forze dell'ordine e dagli ospiti del vicino hotel Palace. "Quello che più mi infastidisce è l'allarmismo creato con le false notizie che girano in questi giorni, come quello degli scontri ieri in via Napoli". Non si lamenta eccessivamente neanche Alessandro, giovane gestore di una trattoria: "Abbiamo visto la clientela ridotta del 50 percento - spiega -, ma comunque il settore della ristorazione tiene. A San Nicola abbiamo avuto tutti i tavoli pieni, con il G7 invece non si vedono più baresi, ma ci sono i crocieristi e i poliziotti che vengono a mangiare da noi". "Anche noi che gestiamo gli studi professionali - racconta Mariluna, che fa l'avvocato - riusciamo comunque a svolgere il nostro lavoro in tranquillità e ad arrivare in Tribunale senza problemi. La clientela non manca, nonostante i blocchi".IMG_20170512_101212-2

I BANCOMAT FUORI USO - Anche diversi istituti di credito sulla via hanno adottato una politica di chiusura in vista del G7. Alcuni dei bancomat presenti in zona non sono stati abilitati e risultano infatti fuori servizio, rendendo quindi difficile ai turisti e ai giornalisti stranieri in città per il summit, oltre che per i residenti della zona, riuscire a prelevare il contante in caso di bisogno.

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