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Venerdì, 29 Marzo 2024

Agguato armato nei pressi di un circolo privato, uomo ferito a gambe e addome: le telecamere riprendono la scena, fermato un 42enne

L'episodio in centro a Gioia del Colle lo scorso 25 febbraio, ferito un 70enne. I carabinieri avevano già individuato il presunto autore della sparatoria, che sabato mattina si è costituito

Quattro colpi di revolver, esplosi contro un 70enne del luogo nei pressi di un circolo privato, rimasto ferito alle gambe e all'addome. Per la sparatoria, avvenuta la mattina dello scorso 25 febbraio, intorno alle nove, nella centrale via Ricciotto Canudo, a Gioia del Colle, i carabinieri hanno fermato un quarantaduenne censurato del luogo.

Grazie alla visione delle immagini acquisite da alcuni impianti di videosorveglianza, i militari delle Compagnia di Gioia del Colle, guidati dal maggiore Ennio Maglie, hanno sin da subito identificato l’autore dell’agguato, riconoscendo anche il mezzo con il quale era giunto sul posto, una Fiat 500. Le immediate ed incessanti ricerche, la stringente attività di controllo degli ambienti malavitosi e la celere ed efficace attività investigativa coordinata dalla dott.ssa Lidia Giorgio Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, titolare dell’indagine, ha obbligato G.S. a consegnarsi ai Carabinieri nella mattinata di ieri insieme al suo legale.

L’uomo è stato quindi sottoposto al fermo di indiziato di reato emesso dal Procuratore Aggiunto dott. Francesco Giannella e dalla D.ssa Lidia Giorgio per il reato di tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso e detenzione e porto illegale in luogo pubblico di un revolver. 

Il provvedimento è stato emesso alla luce delle risultanze investigative emerse già dalle prime ore dopo la consumazione dell’agguato. Nel corso delle indagini è stata recuperata e sottoposta a sequestro l’autovettura utilizzata dal malvivente per compiere il suo intento criminoso. L’indagato, una volta preso contezza del quadro accusatorio ha fatto rinvenire l’arma usata per l’agguato, che era stata celata lungo la strada provinciale 139, sotto un sasso. Le indagini proseguono per appurare le motivazioni del fatto di sangue, intanto il fermato è stato associato alla casa circondariale di Bari.

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