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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Lungomare Armando Perotti

Giochi a Parco Perotti, Melini (PdL): “Il comune investe denaro su terreni privati”

La consigliera circoscrizionale contesta la decisione d'installare giostrine per diversamente abili nel parco. "Perché non farle in luoghi pubblici?". Lacarra: "E' un sofismo, quei terreni oggi sono sostanzialmente pubblici"

La prima area giochi fruibile per diversamente abili. E’ stata presentata a fine febbraio dal sindaco Emiliano come un fiore all’occhiello dell’operato della sua giunta, se non altro perché è la prima volta che a Bari si decide d’investire denaro pubblico per realizzare attrezzature ludiche a misura di ogni persona. Presto le giostrine verranno installate nel parco a sud del rione Madonnella, ma l’idea del primo cittadino è quella di estendere la sperimentazione anche in altri punti della città, tra cui piazza Gramsci.  Ma sull’opportunità d’immettere le giostre su Parco Perotti è intervenuta la consigliera circoscrizionale del PdL, Irma Melini: “Lode all’iniziativa del Comune di Bari, ma mi domando perché si sia deciso d’investire denaro su un terreno privato e non su altri spazi pubblici come la spiaggia di ‘Pane e Pomodoro’ o Torre Quetta”. Il riferimento della Melini è alla sentenza della Corte di Strasburgo emessa a maggio dell’anno scorso. Questa stabilì che i terreni di Punta Perotti dovessero essere restituiti ‘in integrum’ ai legittimi proprietari. “Oggi non sappiamo nulla sul futuro di quell’area, se non che si tratta di un suolo privato dove si fa manutenzione ordinaria, tra l’altro non particolarmente efficace”, ribadisce la consigliera di centrodestra

 La Corte europea ha messo fine ad un lungo contenzioso che si è risolto con una sentenza che restituisce i terreni alle imprese coinvolte nella costruzione del complesso edilizio di Punta Perotti,  fatto demolire nel 2006 dal Comune di Bari. I giudici europei non misero in discussione l’abbattimento dei palazzi che sorgevano in prossimità del mare, violando quanto previsto dalla normativa in materia, ma hanno contestato la confisca dei beni in quanto gli imprenditori edili furono assolti dall'accusa di abuso edilizio.
“Di fronte a tutto questo non riusciamo a comprendere cosa ne sarà del Parco – continua Melini -. L’amministrazione comunale farebbe bene a dirci anche il destino di tutta quell’area che si estende da via Caduti del 28 luglio fino al Parco Perotti, abbandonata da alcuni anni senza una traccia di programmazione”. Sul caso delle giostrine è intervenuto l’assessore ai Lavori pubblici,  Marco Lacarra: “Giuridicamente quel terreno è privato, ma sostanzialmente è pubblico, frequentato da centinaia di persone al giorno”. “Anziché fare polemiche si guardi alla bontà dell’intervento che andremo a realizzare e di cui beneficeranno tante persone che non possono permettersi di andare altrove per far trascorrere ore di spensieratezza ai loro figli”, ha ribadito Lacarra. Che poi ha garantito: “Quando dovremo restituire i terreni ai legittimi proprietari smantelleremo tutto, ma oggi non facciamo sofismi e andiamo avanti per la nostra strada”.  

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