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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Casamassima

Violenta grandinata nel Barese, pesanti danni a coltivazioni e vigneti: "Teli bucati dai grossi chicchi di ghiaccio"

Particolarmente colpita la zona del sud-est della provincia. Pesanti conseguenze, in particolare, per i tendoni di uva. Sui social le immagini in diretta di un agricoltore: "Reti di protezione tutte rotte, ci siamo giocati un'altra annata"

Non solo i danni alle auto, con parabrezza distrutti e carrozzerie ammaccate, o quelli nelle abitazioni, con le coperture dei giardini danneggiate e 'bucate' dai grossi chicchi di ghiaccio. La violenta grandinata che nel pomeriggio di venerdì si è abbattuta sul sud-est Barese, in particolare tra Casamassima, Noicattaro, Mola e Rutigliano, ha lasciato la sua scia di devastazione anche nelle campagne. "Dieci minuti di inferno, mai visto niente di simile", racconta sui social chi si trovava in una delle zone colpite. Dal cielo sono piovuti chicchi grandi come palline da golf, o di diametro anche maggiore, in una vera e propria 'tempesta' di ghiaccio.

Nelle campagne è partita la conta dei danni, per verificare quale sia stato l'impatto su alberi da frutto e ortaggi. Di certo, pesanti sono state le conseguenze sui vigneti, "con conseguenze probabilmente pesantissime sull’imminente raccolta", come denuncia la Cia Puglia, rilanciando il video postato sui social da un agricoltore che ha ripreso in diretta la grandinata sul suo tendone: "Reti tutti bucate, il telo antigrandine da 16 non è servito a nulla. Possiamo dire che siamo giocati un'altra annata", commenta con amarezza l'uomo.

"Negli ultimi 100 giorni, a partire da metà maggio 2022 - rileva la Cia Puglia - sull'intera Puglia si sono abbattuti 16 eventi calamitosi: grandinate, nubifragi, raffiche di vento che sradicano alberi e fanno volare a terra rami e frutti, bombe d'acqua con allagamenti e smottamenti. Sono i dati rilevati dall’Osservatorio Cia Puglia. Ai fenomeni elencati si aggiungono, compresi nel conteggio, tre lunghi periodi di intensa e prolungata siccità, con diverse settimane consecutive di temperature oltre la media stagionale anche di 10 gradi. Eventi che si sono succeduti con una frequenza di oltre un fenomeno climatico estremo ogni 10 giorni (1,6 per l'esattezza). Una 'maglia' temporale così stretta da colpire tutte le colture, tanto che nel 2022 nessuna tipologia di coltivazione sarà risparmiata da un inesorabile calo delle rese quantitative. Dalle grandinate di metà maggio ai fenomeni di maltempo estremo delle ultime ore, sono stati colpiti tutti i territori e ogni provincia della Puglia almeno una volta". "Non siamo più di fronte a casi sporadici, perché ormai la frequenza di questi disastri è sempre più alta e continua", afferma Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani. "Sui danni da eventi calamitosi occorre intervenire con una serie di azioni, soprattutto per aiutare la nostra agricoltura a difendersi meglio dai fenomeni climatici estremi”.

Lancia l'allarme anche la Coldiretti Puglia: "La caduta della grandine nelle campagne – sottolinea l'associazione - è la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni di frutta e verdura nei campi proprio alla vigilia della raccolta, mandando in fumo un intero anno di lavoro". "La tropicalizzazione del clima, con eventi estremi come nubifragi, grandinate e trombe d’aria che si alternano a lunghi periodi siccitosi – insiste Coldiretti Puglia – indeboliscono e impoveriscono un territorio già fragile".

I Comuni colpiti si attivano per chiedere lo stato di calamità

"È un momento davvero molto complicato, ne siamo consapevoli - scrive su Fb Giuseppe Nitti, sindaco di Casamassima, tra i centri più colpiti -  Proprio per questo, già ieri ho sentito sia l'Assessore regionale all'agricoltura - Donato Pentassuglia - che il Consigliere regionale e presidente della Commissione agricoltura - Francesco Paolicelli - a cui ho rappresentato il dramma che stiamo vivendo, raccogliendo la loro disponibilità a supportare la nostra città. Infine la nostra Amministrazione, con l'Assessore all'agricoltura Luigi Petroni, sta già procedendo a richiedere formalmente la calamità naturale per i danni subiti dall'agricoltura". "Questi fenomeni, sempre più improvvisi e imprevedibili, rendono l'operato dei nostri agricoltori ancora più incerto e complesso e ciò rischia di impattare notevolmente sulla nostra economia locale - scrive il primo cittadino di Noicattaro, Raimondo Innamorato - Occorre, quindi, incrementare le risorse previste dal Fondo Nazionale solidarietà per le calamità naturali al fine di affievolire i disagi e la 'perdita' finanziaria che consegue a fenomeni di tale portata L'Assessorato all'Agricoltura del Comune di Noicàttaro, unitamente all'ufficio Agricoltura, è in ogni modo pronto e disponibile a valutare l'attivazione della procedura prevista per richiedere l'accesso a questo fondi".

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