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Cronaca Gravina in Puglia

Tradito dall'intervista in tv, la Dia gli sequestra beni per 500mila euro

Nei guai un 45enne di Gravina. In un'intervista a Lucignolo si era lamentato dei 27mila euro per un intervento di chirurgia estetico non riuscito regalato alla figlia. Ma gli agenti che già lo tenevano d'occhio, non ne hanno trovato traccia sui suoi conti correnti. E hanno scoperto il suo tesoro in nero

Si era lasciato intervistare dalla trasmissione Lucignolo di Italia Uno, raccontando dei 27mila euro spesi per regalare "un seno nuovo" alla figlia e lamentandosi dei risultati insoddisfacenti dell'intervento di chirurgia estetica. Ma le sue parole sono diventate, per la Dia di Bari, che già lo teneva d'occhio, l'ennesima prova del suo patrimonio in nero. Di quei soldi, infatti, gli agenti non hanno trovato traccia sui conti correnti dell'uomo, un 45enne di Gravina.

Gli agenti del Centro operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Bari hanno condotto una analisi approfondita del patrimonio dell'intera famiglia del 45enne, con precedenti per contrabbando di sigarette (per il quale ha riportato piu' condanne dal 1998 al 2003), estorsione ed usura (proprio per quest'ultimo reato e' stato anche arrestato a settembre del 2011), e per detenzione di stupefacenti, truffa, detenzione e porto d'arma. In particolare, gli investigatori hanno ricostruito versamenti ingenti di somme di denaro in contanti, per circa 370.000 euro nel periodo 2006/2013, oltre che acquisti ed investimenti. L'ipotesi formulata dalla Dia è che il patrimonio possa essere, anche in parte, frutto delle attività illecite contestate all'uomo.

L'ipotesi della Dia è stata accolta dal Tribunale -  che deve ora pronunciarsi sulla confisca definitiva - che ha disposto il sequestro di due immobili, due autovetture e due aziende.  I due beni immobili sequestrati si trovano a Gravina e Rimini e sono intestati al 45enne e alla figlia maggiorenne. Inoltre i sigilli hanno riguardato due internet point, sale da gioco e scommesse, una sempre a Gravina e l'altra a Irsina (Matera). Oltre ai sigilli alle due sale giochi, il Centro Operativo di Bari ha sequestrato anche due auto, tra cui una Bmw X6, acquistata recentemente a un prezzo di oltre trentamila euro, e soldi rinvenuti sui conti correnti.

I beni, complessivamente stimati in circa mezzo milione di euro, sono stati affidati ora alla gestione di un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale.

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