Green pass falsi creati violando sistemi sanitari delle Regioni: nell'indagine anche la Puglia, sequestri e perquisizioni
La rete criminale individuata dalla Procura di Napoli sarebbe stata in grado di creare certificazioni false. La Regione: "Innalzato sistema di sicurezza". L'Ordine farmacisti Bari-Bari: "Non risultano raggiri"
Attraverso intrusioni illegali nei sistemi sanitari di sei Regioni (Campania, Lazio, Puglia, Lombardia, Calabria e Veneto), avrebbero ottenuto green pass falsi, acquistati da oltre 120 persone, che non avevano mai ricevuto alcun vaccino né eseguito alcun tampone
E' quanto emerso da indagini che hanno portato a perquisizioni in tutta Italia da parte della polizia postale su delega della Procura di Napoli. Le false certificazioni sarebbero state ottenute sfruttando i canali di accesso messi a disposizione delle farmacie per inserire i codici dei tamponi e dei vaccini effettuati e così generare il green pass. Complessivamente sono 82 le persone indagate. Con la collaborazione del Ministero della Salute, i falsi green pass individuati sono stati disabilitati, in modo da impedirne ogni ulteriore utilizzo e le pagine web create sono state sottoposte a un sequestro preventivo disposto in via d'urgenza dal Pubblico Ministero. Le perquisizioni e i sequestri, da Nord a Sud, sono stati eseguiti dai vari reparti della Polizia Postale e delle Comunicazioni.
In merito a presunte violazioni del sistema sanitario pugliese, il direttore generale del dipartimento Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro, ha spiegato all'Ansa che la Puglia non ha ricevuto informazioni dagli inquirenti, ma per sicurezza sta "innalzando i sistemi di protezione delle procedure informatiche". In merito alla vicenda, il presidente dell' Ordine dei farmacisti di Bari Luigi d'Ambrosio Lettieri ha assicurato che attualmente non risulta "che siano stati acquistati Green Pass falsi in Puglia attraverso la sottrazione e utilizzo dei codici istituzionali messi a disposizione delle farmacie".