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Cronaca

Guerra tra clan, arrestati i presunti killer del boss Campanale

Notificati tre provvedimenti di custodia cautelare ad altrettanti pregiudicati già in carcere: Giacomo Pappagallo, Raffaele Petrone e Umberto Lorusso, figlio di Nicola, ucciso pochi giorni fa a San Girolamo. Arrestato anche Giacomo Campanale: poche ore dopo l'omicidio del padre, avrebbe esploso colpi di pistola contro l'abitazione dei Lorusso

I carabinieri hanno notificato tre provvedimenti cautelari ad altrettante persone ritenute responsabili dell'omicidio del boss barese Felice Campanale, freddato nell' agosto 2013 a Poggiofranco, nelle vicinanze di un parco. Si tratta di Giacomo Pappagallo, Umberto Lorusso, figlio di Nicola, trucidato solo pochi giorni fa a San Girolamo, e Raffaele Petrone, figlio di Gaetano, vittima di un agguato nel settembre 2012. I tre sono accusati, a vario titolo, di omicidio volontario con l'aggravante del metodo mafioso e di lesioni, poiché nella sparatoria un passante rimase ferito a un polpaccio.

L'OMICIDIO DI FELICE CAMPANALE - "Il commando, composto da due persone incappucciate - ricostruiscono gli investigatori - esplose all’impazzata numerosi colpi di pistola 357 magnum, ferendo anche ad un polpaccio un ragazzo che stava passeggiando a pochi metri di distanza". Per gli investigatori, mandante dell'omicidio era Umberto Lorusso, detto “u ciucc”, mentre i 25enni Pappagallo e Petrone sarebbero gli esecutori materiali.

LA 'RISPOSTA' ALL'AGGUATO - Le indagini hanno consentito di fare luce anche su un altro episodio accaduto subito dopo l’omicidio, quando furono esplosi numerosi colpi di pistola verso l’abitazione del Lorusso, in segno di immediata risposta all’uccisione di Campanale. A finire in carcere per questo episodio è stato proprio il figlio del boss assassinato, Giacomo Campanale, 34enne, il quale si sarebbe recato sotto l’abitazione della famiglia Lorusso con un furgone rubato, dal quale avrebbe fatto fuoco, forse con l’aiuto di un complice, al momento non identificato. Campanale è chiamato a rispondere anche della rapina di una Fiat Panda ai danni di una donna 41enne che passava da quelle parti, resasi necessaria a causa di un avaria al motore del furgone.

LA FAIDA DI SAN GIROLAMO E L'OMICIDIO DI NICOLA LORUSSO - La riposta di forze dell'ordine e magistratura arriva a pochi giorni dall'omicidio di Nicola Lorusso, avvenuto l'11 gennaio a san Girolamo. Per gli investigatori, l'uccisione di Lorusso, padre del presunto capoclan Umberto detto "u ciucc", rappresenterebbe proprio la vendetta trasversale del clan rivale per l'omicidio di Felice Campanale. Da anni, infatti, è in atto nel quartiere di San Girolamo una sanguinosa faida che vede contrapposte le famiglie malavitose dei Lorusso e dei Campanale.

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