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Cronaca

Il filmino di nozze al cinema

"MatriMovie: il tuo matrimonio al cinema" da quì l'idea di realizzare un documentario sul mondo dei matrimoni in Puglia, nasce: "NOZZE D'AGOSTO" regia di Andrea Parena, produzione Baby Doc FIlm di Torino. Presentato nel 2012 al 69° Festival del Cinema di Venezia.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

Il filmino di nozze proiettato al cinema non è esibizionismo. È un'idea geniale

Michel Gondry, il raffinato cineasta francese, sarebbe pazzo di un'iniziativa presa a Molfetta, in provincia di Bari.

All'autore di Se mi lasci ti cancello e di Be Kind, Rewind: l'Acchiappafilm farebbe molto piacere che la cittadina pugliese dia il suo appoggio, con il denaro pubblico, alla programmazione del film "fai-da-te". Per salvare il Cinema Teatro Odeon, una delle poche sale provinciali che faticosamente resiste alla concorrenza delle multisala, un giovane pubblicitario, Roberto Pansini, ha avuto la geniale idea di fare spazio ai filmini delle nozze dei suoi concittadini.

Ormai tutti fanno il filmino delle nozze, in Puglia è di prammatica. Dal rito della vestizione della sposa, all'arrivo in chiesa, s'immortalano i momenti salienti: le lacrime dei genitori, ospiti e parenti tirati a lucido negli abiti "buoni", la cerimonia vera e propria, con scambio d'anelli e bacio, l'applauso finale, la pioggia di riso, la foto di gruppo sul sagrato o al parco, il pranzo, il primo ballo della nuova coppia, la distribuzione dei confetti, il lancio del bouquet e la partenza per il viaggio di nozze con auto decorata con festoni, fiori e scritte di buon augurio.

L'iniziativa nata a Molfetta, nel 2008, si chiama "MatriMovie: il tuo matrimonio al cinema" e, per una modica somma (poche centinaia di euro), tutti coloro che sono in possesso del filmino di nozze possono godersi la "loro" serata. Limousine, tappeto rosso, champagne e rinfresco di benvenuto: tutto quel che i loro cuori desiderano e il portafoglio permette.

Il commento più scontato sarebbe: «Oggigiorno, signora mia, se non partecipi a un reality show, se non compari in tv, se non hai il tuo quarto d'ora di celebrità spuria, non sei nessuno. Anzi, non esisti!». E giù il tormento sull'ossessione di apparire, troppo consunto per ripeterlo qui.

Per guardare il fenomeno con occhi più freschi, torniamo a Michel Gondry e il suo L'acchiappafilm, storia in cui un polveroso negozio che affitta ancora solo videocassette, mentre altrove imperversano dvd, rischia il fallimento quando un bizzarro fenomeno elettromagnetico cancella tutti i film. Il giovane commesso escogita un piano con uno svitato amico (Jack Black): con una videocamera girano in fretta versioni casarecce dei film più richiesti, con effetti speciali artigianali e, ovviamente, molto più corti degli originali.

I rustici rifacimenti hanno un successo fenomenale, con la fila di clienti che gira intorno all'isolato. La richiesta è tale che i due amici decidono di rigirare tutti i film di successo, usando il quartiere per le location e gli abitanti come interpreti. Troupe e clienti si danno appuntamento la sera al videostore per godersi insieme le loro opere. Poi, gli studi Hollywood mandano un avvocato a sequestrare e distruggere le cassette. Gli abitanti del quartiere assistono ammutoliti, mentre un rullo compressore distrugge la fonte di tanta gioia: per un breve tempo, il quartiere era diventato un'autentica comunità.

Divertirsi insieme, condividere la rivisitazione di un avvenimento speciale, sono cose molto diverse dall'inseguire il vanesio pavoneggiarsi in un reality. Evviva l'iniziativa di Molfetta, che offre ai suoi cittadini l'occasione per rinsaldare gli affetti familiari e le amicizie, onorando la tradizione e i rapporti che contano. Senza i quali la vita non ha senso.

autrice Anselma dell'Olio

www.matrimovie.it

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