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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Vendola incassa il sostegno della maggioranza. "Volevo difendere i lavoratori"

Terminato il vertice in Regione dopo le polemiche riguardanti una telefonata del 2010 tra il governatore e l'ex responsabile delle relazioni istituzionali Ilva, Archinà.

E' terminato il vertice di maggioranza convocato dal presidente della Regione, Nichi Vendola, dopo le polemiche sulla telefonata intercettata nel luglio 2010 nella quale il governatore mostrerebbe un tono amichevole e scherzoso con l'allora responsabile delle relazioni Istituzionali Ilva, Girolamo Archinà. Vendola, al termine del vertice, ha incassato la fiducia dei gruppi che sostengono la sua maggioranza: "Offro piena disponibilità - ha affermato Vendola ai cronisti - ad andare in Consiglio regionale ad affrontare questo dibattito. Ringrazio i partiti, le persone per la solidarietà che mi hanno espresso. E' un momento corale con i gruppi che sostengono la maggioranza voluto in questo momento, in questo passaggio per rivendicare l'azione che la nostra amministrazione ha compiuto nel corso degli anni con l'unico obiettivo di dare speranza alla città di Taranto. Noi - prosegue ancora il governatore - abbiamo voluto tenere in equilibrio due questioni che sono finite in contesa rusticana inappropriatamente: mettere in agenda il diritto alla vita, alla salute, per tempo negato in decenni di omertà istituzionale in una città che aveva bisogno di respirare, cominciando a porre limiti drastici all'inquinamento; contemporaneamente garantire diritto al lavoro".

LA TELEFONATA - "L'unica cosa di cui mi vergogno davvero é di aver riso in quel modo di un giornalista che faceva il suo mestiere, e a cui chiedo scusa''. Il presidente della Giunta regionale pugliese, Nichi Vendola in un tweet torna sulla telefonata, intercettata nel luglio 2010, intercorsa tra lui e l'ex responsabile delle Relazioni Istituzionali dell'Ilva Girolamo Archinà, nella quale il governatore si complimenterebbe per lo "scatto felino" con cui strappò il microfono al giornalista Luigi Abbate, autore di una domanda scomoda al patron dell'Ilva, Emilio Riva, riguardante i morti di tumore a Taranto. Vendola, ieri, aveva espresso ''grande indignazione e grande rabbia per un tentativo di linciaggio e sciacallaggio puro'', aggiungendo che 'Chiunque abbia ascoltato si rende conto che io non rido dei tumori'', denunciando "un'operazione lurida" ai sui confronti. 

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