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Cronaca

Inchiesta su Adisu Puglia: archiviate le accuse per Fimmanò

Disposta l'archiviazione nei confronti del direttore scientifico dell'Università Pegaso di Napoli. Il gip: "Gli elementi raccolti non sono idonei a sostenere l'accusa in giudizio"

Cadono le accuse nei confronti di Francesco Fimmanò, direttore scientifico dell'Università Pegaso di Napoli, nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Bari sull'Adisu Puglia. Il gip del Tribunale di Bari, Francesco Mattiace, su richiesta del pm, ha disposto l'archiviazione nei confronti di Fimmanò, inizialmente indagato con il direttore dell'Agenzia pugliese per il diritto allo studio, Gavino Nuzzo, per presunte irregolarità nell'assegnazione di incarichi conferiti dall'Adisu.

I reati inizialmente ipotizzati erano, a vario titolo, di abuso d'ufficio, truffa aggravata e falso ideologico. Archiviate le accuse per Fimmanò, l'inchiesta prosegue invece per Nuzzo. La richiesta di archiviazione per Fimmanò avanzata dalla pm è stata accolta dal gip "considerato che gli elementi raccolti non sono idonei a sostenere l'accusa in giudizio". 

Nella richiesta la pm rileva che, a seguito dell'interrogatorio reso da Fimmanò, è emerso che lo stesso e Nuzzo condividevano "esclusivamente interessi di natura professionale e che nessuna frequentazione e/o rapporto amicale esisteva tra i due", potendo quindi escludere "che il Nuzzo volesse agevolare intenzionalmente il Fimmanò e che quindi abbia deciso di sottoscrivere una determina illegittima al solo fine di garantirgli un profitto". Inoltre la pm aggiunge ancora che "mai altri incarichi erano stati conferiti in forma diretta dal Nuzzo al Fimmanò, sicché può escludersi che tale incarico si inserisca in pregressi accordi e/o rapporti illeciti reiterati nel tempo volti a garantire 'favori' al legale". 
 

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