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Cronaca

Inchiesta Adisu Puglia, "nessun artifizio o raggiro nell'incarico": Fimmanò risponde alle accuse

L'avvocato coinvolto nell'inchiesta, direttore scientifico dell'Università telematica Pegaso, in una memoria difensiva trasmessa agli inquirenti baresi chiarisce la sua posizione chiedendo l'archiviazione del procedimento a suo carico e dicendosi pronto a essere ascoltato

"Alcun artifizio o raggiro", ma tutto "avvenuto e documentato nella massima trasparenza": è quanto chiarisce l'avvocato Francesco Fimmanò, direttore scientifico dell'Università telematica Pegaso, in merito all'incarico legale a lui affidato nel 2020 dall'Adisu Puglia. 

AGGIORNAMENTO - Cadono le accuse per Fimmanò: accolta la richiesta di archiviazione

Inchiesta della Procura di Bari: annullati i sequestri nei confronti di Gavino Nuzzo

Il professionista campano è coinvolto, con il direttore generale dell'ente Gavino Nuzzo (ed ex direttore amministrativo di Pegaso), nell'indagine della Procura di Bari su presunte irregolarità negli incarichi affidati dall'Agenzia pugliese per il diritto allo studio.

In una articolata memoria difensiva inviata agli inquirenti baresi, Fimmanò risponde alle accuse punto per punto. "Tutte le qualità e funzioni - spiega Fimmanò nella memoria - sono espressamente e minuziosamente indicate nel curriculum inviato formalmente all’Ente dove tra l’altro si fa espresso riferimento alla Direzione scientifica della Università Telematica Pegaso. Quindi se avessi voluto sottacere una qualche funzione per ragioni di artifizio o raggiro evidentemente lo avrei fatto".

Ancora, in merito all'affidamento dell'incarico legale, Fimmanò ricorda che "nella fattispecie concreta la determina è più che motivata e giustificata, vista l’urgenza, perché come si legge l’Adisu era stata condannata con una sentenza terribile, onerosissima e soprattutto esecutiva che sarebbe stata eseguita con il blocco di tutte le sue attività. Con tutte le note difficoltà di ribaltare in appello una sentenza che era passata attraverso una fase istruttoria con CTU (per via delle preclusioni processuali) e soprattutto di ottenerne la sospensione. Tutta la complessità del caso e le conseguenze derivanti sono minuziosamente descritte nella determina che poi espressamente precisa: “dato che che per il giudizio in questione l’ADISU Puglia ha necessità di avvalersi di un avvocato di provata esperienza, particolarmente qualificato", circostanza che ha poi portato alla scelta dello stesso Fimmanò, "visto il curriculum del succitato professionista", e "ravvisata pertanto l’opportunità di affidare al prof. avv. Francesco Fimmanò il patrocinio nel giudizio di appello in ragione della documentata
competenza".

Contestato anche il presunto "conflitto di interessi", con Fimmanò che ricorda come Nuzzo non sia più da molti anni direttore amministrativo dell'Università, con cui collabora con un contratto di insegnamento. L'avvocato evidenzia inoltre di non aver mai avuto "frequentazioni abituali" con Nuzzo ma di averlo solo incontrato in occasioni istituzionali.

Il professionista definisce inoltre "del tutto infondata" anche la contestazione della falsa autocertificazione sulla insussistenza di conflitti di interesse, "che riguarda gli impiegati pubblici", ricordando come invece l'Università Pegaso non percepisca alcun sostegno pubblico. L'avvocato avanza quindi la richiesta di archiviazione del procedimento a suo carico, dicendosi disponibile ad "essere ascoltato personalmente ed in tempi brevi per eventuali chiarimenti necessari alla richiesta di archiviazione". 

*Aggiornato 20/06

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