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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Inchiesta amianto alla Bridgestone, il legale di parte civile: "Potremmo chiedere il sequestro"

Dopo la decisione del gip, che ha respinto l'istanza di archiviazione, Ezio Bonanni, difensore di parte civile, annuncia: "Valutiamo la possibilità di chiedere il sequestro conservativo della fabbrica"

Il presidente dell'Osservatorio nazionale amianto, Ezio Bonanni, difensore di parte civile nel processo sulle presunte morti da amianto nella Bridgestone di Bari, annuncia che si riserva di citare la società come responsabile civile nel procedimento e "sta valutando la possibilità di chiedere il sequestro conservativo della fabbrica" barese.

La decisione al vaglio degli avvocati di parte civile - Bonanni e la collega Emanuela Sborgia - è stata annunciata oggi, dopo che il gip di Bari ha deciso non archiviare l'indagine sui decessi e sulle malattie professionali contratte da 12 dipendenti all'interno dello stabilimento barese.

I difensori - è scritto in un comuicato - si riservano la facoltà "di chiamare la Bridgestone come responsabile civile per la condotta dei suoi dirigenti e sta valutando la possibilità di chiedere il sequestro conservativo della fabbrica, finalizzato a mantenere la garanzia dei crediti delle vittime (che non vuol dire bloccarne l'attività produttiva), giustificata dalla decisione della multinazionale di voler lasciare il sito di Bari-Modugno".

Alla luce della decisione di oggi del gip Romanazzi, "la Bridgestone - dichiara Bonanni - non si può divincolare dallo stabilimento e deve chiarire le sue posizioni. La pendenza di indagini giudiziarie per la morte di diversi lavoratori impedisce all'azienda giapponese di divincolarsi dal sito produttivo".

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