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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Inchiesta appalti, il Comune chiede risarcimento di 200mila euro a Pasculli

L'ex assessore al Contenzioso e agli Appalti è imputato per tentata concussione in merito ad una gara d'appalto per le pulizie in Comune. "I soldi andranno ai lavoratori socialmente svantaggiati"

200.000 euro di risarcimento danni da destinare all'inserimento lavorativo dei soggetti socialmente svantaggiati: è questa la richiesta avanzata oggi dal Comune di Bari nei confronti dell'ex assessore agli Appalti e al Contenzioso Emanuele Pasculli, a processo per tentata concussione per Appalto pulizie al Comune: chiesta condanna per l'ex assessore Pasculli
una vicenda relativa ad una gara d'appalto per le pulizie in Comune

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IL PROCESSO - La richiesta è stata avanzata oggi durante l'udienza del processo con rito abbreviato in cui il sindaco Michele Emiliano è costituito parte civile nella doppia veste di primo cittadino e di privato cittadino. L'udienza, che si celebra dinanzi al gup di Bari Antonio Diella, è stata rinviata al prossimo 12 novembre per la sentenza.

LE ACCUSE - Secondo gli inquirenti Pasculli avrebbe tentato di pilotare l'esito della gara d'appalto per il servizio di pulizie in Comune, favorendo un imprenditore in cambio dell'assunzione di alcuni conoscenti. In particolare, a pochi giorni dalla scadenza del vecchio contratto (affidato alla Romeo di Napoli e subappaltato ad una cooperativa di Carbonara), Pasculli avrebbe inviato un sms in cui assicurava al presidente della cooperativa che avrebbe ottenuto l'affidamento del servizio in proroga, chiedendo in cambio l'assunzione di alcuni suoi protetti. Il tentativo però sarebbe poi fallito, perchè il sindaco Emiliano, dopo il coinvolgimento della ditta Romeo in un'inchiesta giudiziaria, avrebbe deciso di revocare l'appalto alla cooperativa. Lo stesso sindaco, nell'ottobre 2011 aveva deciso di revocare la nomina all'assessore Pasculli dopo una prima fuga di notizie sull'inchiesta.

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