Inchiesta De Gennaro, Emiliano chiede gli atti. Laudati: "Non è possibile"
Il sindaco chiede alla Procura le carte relative all'inchiesta sugli appalti per poter avviare un'indagine interna. Ma il procuratore generale lo blocca: "Tecnicamente non è possibile"
La richiesta avanzata dal sindaco di Bari Michele Emiliano non potrà essere esaudita perchè "tecnicamente non è possibile" farlo. Così il procuratore capo di Bari Antonio Laudati ha commentato l'annuncio fatto ieri dal sindaco di aver chiesto alla Procura tutti gli atti relativi all'inchiesta sugli appalti pubblici assegnati al gruppo Degennaro dal 2004.
Laudati ha inoltre annunciato che la procura ha presentato appello contro il mancato riconoscimento da parte del gip del reato di associazione per delinquere, chiesto invece dai pm Francesca Romana Pirrelli e Renato Nitti per le sette persone arrestate martedì scorso.
Intanto dopo le notizie diffuse ieri sulle telefonate e i regali ricevuti dai De Gennaro, Emiliano ha oggi commentato la vicenda sia su Twitter che su Facebook, rispondendo ai numerosi messaggi da parte dei cittadini. "Sto raccogliendo tutte le carte e le informazioni - ha scritto Emiliano - per rispondere punto per punto alle notizie che in questi giorni stanno uscendo a mezzo stampa e che toccano direttamente la mia onorabilità. È chiaro che la rappresentazione che viene data dell'Amministrazione e della mia persona mi fa soffrire, ma come ho detto intendo ripristinare al più presto la verità dei fatti. In questo momento sto studiando di buona lena le carte a mia disposizione e spero al più presto che il giudice autorizzi la consegna al Comune di tutti gli atti depositati. Sto lavorando per difendere non solo me stesso ma tutti coloro che hanno creduto in me". E per domani il sindaco ha convocato un incontro con la stampa sulla vicenda.
