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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Inchiesta escort, altri due pm baresi ascoltati dalla Procura di Lecce

Le audizioni nell'ambito dell'indagine della Procura salentina a carico del procuratore Laudati in relazione alla gestione dell'inchiesta escort-Tarantini. La scorsa settimana le audizioni di altri sei magistrati

Proseguono le audizioni della Procura di Lecce nell'ambito dell'indagine a carico del Procuratore capo di Bari Antonio Laudati. Ieri sono stati sentiti, come persone informate sui fatti, i pm baresi Eugenia Pontassuglia e Ciro Angelillis. Entrambi, co-titolari dell'indagine sulle escort portate dall'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini nelle residenze dell'ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sono stati già sentiti mesi fa nella stessa inchiesta.

LE ALTRE AUDIZIONI -  La scorsa settimana il procuratore di Lecce, Cataldo Motta, ha ascoltato nell'ambito della  stessa indagine, altri sei pm in servizio alla Procura di Bari: Renato Nitti, Desireé Digeronimo, Giuseppe Dentamaro, Teresa Iodice, Francesco Bretone ed Elisabetta Pugliese, quest'ultima da qualche mese in servizio presso la Direzione nazionale antimafia. Il giorno successivo è toccato al procuratore generale presso la Corte d'Appello di Bari, Antonio Pizzi.

LE ACCUSE A CARICO DI LAUDATI - Laudati è indagato a Lecce per favoreggiamento, abuso d'ufficio e tentativo di violenza privata. Gli inquirenti salentini stanno ascoltando, giorno dopo giorno, tutti i magistrati che a Bari hanno coordinato indagini sulla pubblica amministrazione, e in particolare sulla sanità, e sulle fughe di notizie.

IL PROCURATORE: "CHIEDERO' DI ESSERE ASCOLTATO" - intanto nei giorni scorsi il procuratore capo Antonio Laudati ha chiesto di poter essere ascoltato dalla Procura di Lecce, cosa mai avvenuta sin dall'apertura dell'inchiesta l'anno scorso. Inchiesta escort, Laudati: "Chiderò di essere scoltato a Lecce"
"La cosa che mi sorprende - ha commentato Laudati  nei giorni scorsi, apprendendo la notizia delle nuove audizioni - è che ad oltre un anno dall'apertura dell'inchiesta io non ho mai ricevuto alcuna contestazione, e men che mai una richiesta di essere ascoltato. Questa situazione produce un grave pregiudizio alla mia onorabilità, senza contare che analoga difficoltà la vive anche l'intera Procura di Bari, che ha diritto di sapere se accuse tanto infamanti per un magistrato siano state riscontrate. A questo punto ritengo che sia a repentaglio la credibilità della giustizia e delle istituzioni".

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"Per questo - ha concluso Laudati - non posso più esimermi dal chiedere con determinazione di essere interrogato dalla Procura di Lecce, perché venga rispettato il principio del contraddittorio e quello dell'accertamento della verità su ipotesi di reato per le quali avverto non poche difficoltà ad individuare gli elementi costitutivi"

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