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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Ospedale Miulli, inchiesta archiviata per Vendola e altri sei indagati

La decisione del gip su richiesta della Procura. L'inchiesta riguardava una transazione da 45 milioni deliberata dalla Regione nel 2009 in favore dell'ospedale di Acquaviva, prima annullata ma successivamente giudicata regolare dal Consiglio di Stato

Archiviazione dell'indagine per il governatore Vendola e altre sei persone, coinvolte nell'inchiesta su una transazione da 45 milioni di euro deliberata dalla Regione nel 2009 in favore dell'ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti. La decisione è stata presa dal gip del Tribunale di Bari su richiesta della Procura.

L'archiviazione, oltre a Vendola, riguarda anche gli ex assessori regionali alla Salute Alberto Tedesco e Tommaso Fiore, e monsignor Mario Paciello, vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti. Paciello era indagato nella sua qualità di governatore dell'Ente Ecclesiastico Ospedale Regionale 'Miulli' di Acquaviva delle Fonti. L'archiviazione è stata disposta anche per il suo delegato, don Mimmo Laddaga, per l'ex funzionario regionale Nicola Messina, e per l'ex direttore amministrativo del Miulli Rocco Palmisano.

Agli indagati la Procura contestava, a vario titolo, i reati di peculato, abuso d'ufficio e falso. L'inchiesta riguarda la delibera, poi annullata in autotutela dalla Regione, con cui venivano liquidati al Miulli 45 milioni di euro come rimborsi per la costruzione della nuova sede dell'ospedale. La delibera fu annullata dalla Regione nel maggio 2010 ma il Consiglio di Stato ne ha successivamente attestato la regolarità dando il via libera alla liquidazione delle somme.

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