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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Sanità, inchiesta sullo scandalo protesi: assolti i fratelli Tarantini

I due imprenditori assolti "perchè il fatto non sussiste": erano accusati di associazione per delinquere e falso nell'ambito di una delle inchieste sulla sanità pugliese

Assolti "perchè il fatto non sussiste". E' arrivata oggi la sentenza a carico degli imprenditori Gianpaolo e Claudio Tarantini nell'ambito di una delle inchieste sulla sanità pugliese. La Procura di Bari aveva chiesto condanne rispettivamente a 3 anni e 4 mesi e a 2 anni e 8 mesi per Gianpaolo e Claudio Tarantini.

Assolti anche gli allora primari di ortopedia degli ospedali di Putignano, Raffaele Bancale (per il quale era stata chiesta la condanna a due anni e un mese), di Monopoli, Paolo Dell'Aera (chiesti due anni e 15 giorni) e San Severo (Foggia), Rossano Cornacchia (per il quale era stata chiesta l'assoluzione), accusati di aver falsificato provvedimenti con cui le forniture venivano dichiarate infungibili, alterando così - secondo l'accusa - le gare d'appalto per sbaragliare la concorrenza e favorendo gli imprenditori Tarantini.

I fratelli Claudio e Gianpaolo Tarantini erano accusati di associazione per delinquere e falso. I fatti contestati si riferiscono agli anni 2001-2004. La sentenza è stata emessa dai giudici della prima sezione collegiale del Tribunale di Bari (presidente Mattencini) al termine di un processo durato oltre due anni. Tarantini era accusato anche di detenzione e spaccio di droga (per i presunti coca-party nella sua villa di Giovinazzo). Reato dal quale è stato assolto come la stessa accusa aveva chiesto.

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