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Cronaca

Inchiesta Trani su rating, la Finanza negli uffici di Standard&Poor's

Perquisiti dalla Guardia di Finanza gli uffici milanesi dell'agenzia di rating coinvolta nell'inchiesta della Procura su presunte speculazioni legate al declassamento dell'Italia. Il pm inquirente Ruggiero: "Lavoriamo a 360°"

Nuovi sviluppi nell'indagine condotta dalla Procura di Trani su presunte speculazioni bancarie legate al declassamento del rating dell'Italia. Questa mattina i militari della Guardi di Finanza di Bari hanno effettuato perquisizioni e accertamenti negli uffici di Standard & Poor's - l'agenzia di rating coivolta nell'inchiesta - in centro a Milano.

IL PM RUGGIERO - Secondo quanto si è appreso l'inchiesta, avviata nell'estate scorsa, prenderebbe ora in considerazione anche l'ultimo declassamento del rating diffuso da S&P il 13 gennaio. A Milano per seguire gli accertamenti dei finanzieri anche il pm inquirente Michele Ruggiero, che all'Ansa ha dichiarato: "Stiamo lavorando a tutto tondo, a 360 gradi, senza risparmiare niente e nessuno".

L'INCHIESTA - I procedimenti paralleli portati avanti dal sostituto procuratore di Trani Michele Ruggiero sull'attività di agenzie internazionali di rating sono due e riguardano i reati di aggiotaggio, manipolazione del mercato e abuso di informazioni privilegiate.

Il primo procedimento, aperto nel giugno 2010, vede coinvolta l'agenzia Moody's e si riferisce al report diffuso il 6 maggio del 2010, nel quale, a mercati ancora aperti, si affermava che il sistema bancario italiano, in seguito al tracollo della Grecia, era tra quelli a rischio. Un documento, secondo la Procura basato su "giudizi infondati e imprudenti", provocò il crollo del mercato dei titoli italiani.

Il secondo procedimento è stato aperto nella primavera 2011 e riguarda i giudizi espressi sul sistema italiano in tre differenti circostanze dall'agenzia Standard&Poor's, nei quali si criticava la manovra finanziaria aggiuntiva che il governo Berlusconi stava preparando e si esprimevano giudizi negativi sul debito italiano. Le valutazioni di Standard&Poor's in quelle circostanze determinarono, secondo la Procura, "la svendita dei titoli del mercato bancario e di quelli pubblici".

Nell'ambito di queste indagini sono già stati ascoltati diversi esponenti delle istituzioni italiane, tra cui l'ex premier Romano Prodi, Mario Draghi quando era governatore di Bankitalia, e Giulio Tremonti, quando era ministro.

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