Incidenti, maglia nera per la provincia di Bari: SS 16 al primo posto per numero di sinistri
Nella classifica regionale del 2017, l'area metropolitana di Bari è prima per incidenti, ma cala la mortalità. E nella classifica delle arterie più pericolose, spiccano statale 16, 100 e provinciale 238
Nella classifica delle province pugliesi per numero di incidenti stradali, Bari detiene il triste primato: è l'area metropolitana di Bari, infatti, a far registrare anche nel 2017 il maggior numero di incidenti (37,5%) ed il maggior numero di feriti (36,9%) di tutta la regione Puglia. A dirlo sono i dati contenuti nel dossier redatto dall’Agenzia Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio pugliese.
Bari prima per numero di incidenti, ma cala la mortalità
Rispetto al 2016 - emerge dal rapporto - il numero dei sinistri ha subito un incremento del 2,1%. Ma il dato negativo è controbilanciato da un forte un decremento della mortalità per incidente stradale, pari al 54,7% rispetto ai valori del 2016. Sotto questo aspetto, è la provincia di Foggia ad aver registrato il più alto numero di morti (76) seguita dalla provincia di Lecce (41), mentre l’area metropolitana di Bari è terza con 34 decessi.
Le strade più incidentate: SS 16 maglia nera
Se si considerano i dati relativi alle strade più incidentate, il rapporto conferma ciò che le cronache raccontano quotidianamente: al primo posto c'è la Statale 16, con 221 incidenti, 4 decessi e 415 feriti. Seguono la SS 96 (61 incidenti e 131 feriti), la SS. 100 (44 sinistri, 2 decessi e 97 feriti) e la SS. 172 (40 sinistri, 1 decesso e 73 feriti). Tra le strade provinciali le più numerose in termini di incidenti sono state la SP. 238 (30 sinistri, 1 decesso e 58 feriti), la SP. 231 (29 sinistri, 4 morti e 54 feriti), la SP. 240 (27 sinistri e 49 feriti), la SP. 237 (19 sinistri, 1 decesso e 27 feriti) e la SP. 235 (18 sinistri e 34 feriti).
La situazione pugliese
Nel complesso, comunque, in Puglia il numero di incidenti nel 2017 risulta in calo rispetto all'anno precedente. In tutto, nel 2017, sono stati verbalizzati 9.786 incidenti stradali con lesione che hanno provocato il decesso di 236 individui ed il ferimento di 16.359 persone. Rispetto al 2016 il numero degli incidenti con lesione a persone è diminuito dell’1,5%, il numero degli incidenti mortali del 7,5%, il numero dei morti del 7,1% ed il numero dei feriti del 2,4%. Il 69,4% degli incidenti stradali si è verificato all’interno dei centri urbani, il 29,8% fuori dagli abitati e lo 0,8% in autostrada. Rispetto al 2016 si è registrato un decremento della mortalità su tutti gli ambiti stradali con valori pari al 14,5% in ambito urbano e del 4,4% nelle strade extraurbane e de25,0% in autostrada. Nel 2017 è il secondo semestre il periodo più cruento dell’anno registrando il 54,3% degli incidenti mortali ed il 53,4% dei decessi. I mesi estivi di Giugno, Luglio e Agosto hanno registrato il più alto numero di incidenti stradali con lesioni mentre il più alto numero di decessi è stato registrato ad Agosto con 29 morti. Nel 2017, nelle strade della nostra regione si è registrata la perdita di 19 individui al mese - nel 2016 erano stati 21 i decessi mensili – confermando il dato registrato nel 2014 e nel 2015. Nel 53,8%% dei casi l’incidente mortale si è verificato tra due o più veicoli, nel 39,1% dei casi si è registrato l’incidente a veicolo isolato e nel 7,1% dei casi si è trattato di investimento di pedone. Tra i conducenti deceduti il 61,2% era alla guida di un’autovettura, il 21,2% alla guida di un motociclo, l’8,2% era alla guida di una bicicletta ed il 3,5% alla guida di un ciclomotore. I pedoni deceduti rappresentano il 7,6 dei morti totali e rispetto al 2016 hanno registrato un decremento del 27,7%.
Incidenti mortali e cause: in testa eccesso di velocità e distrazioni
La tipologia di incidente mortale più frequente è risultata essere lo scontro tra veicoli in marcia con 113 sinistri (il 53,8% del totale) che hanno causato 136 morti e 1.163 feriti. Di questi 113 sinistri il 64,6% è avvenuto su tratti stradali rettilinei, il 19,4% in prossimità di intersezione e l’11,8% in curva. Sui tratti rettilinei le circostanze presunte di incidente sono risultate le seguenti: il 30,9% dei sinistri è stato causato dall’eccesso di velocità, il 25,5% dalla guida distratta, il 20,0% per guida contromano e invasione di corsia, il 9,1% per sorpasso in modo irregolare, e il 14,5% per altra causa. Tra le cause dei sinistri avvenuti in prossimità di intersezione si è segnalata nel 40,6% dei casi il mancato rispetto del segnale di stop, precedenza o del segnale semaforico, nel 25,0% dei casi l’eccesso di velocità e nel 18,8% dei casi la guida distratta. La tipologia di incidente mortale a veicolo isolato ha registrato il 39,1% dei sinistri totali ed ha provocato il decesso di 84 individui ed il ferimento di 45 persone. Nel 59,8% dei casi l’incidente mortale è avvenuto su tratti stradali rettilinei, nel 30,5% in curva e nel 9,8% in prossimità di un incrocio. Analizzando le circostanze presunte per tipologia di strada è emerso che sui tratti rettilinei il 48,8% dei sinistri è stato causato dall’eccesso di velocità, il 27,9% dei sinistri è stato causato dalla distrazione ed il 23,3% di sinistri è stato causato dalla presenza di improvviso ostacolo nella careggiata. Tra le circostanze presunte registrate per i sinistri mortali avvenuti in curva è stato segnalato nel 51,6% dei casi l’eccesso di velocità e nel 35,5% la guida distratta. Ultima tipologia di incidente mortale registrato è l’investimento pedone che ha causato il decesso di 16 individui ed il ferimento di 9 persone. Per questa tipologia di incidente le circostanze presunte di incidente riscontrate sono state l’eccesso di velocità e la guida distratta da parte dei conducenti dei veicoli e l’Imprudenza e l’attraversamento irregolare della strada da parte dei pedoni.
Giannini: avanti con attività di sensibilizzazione
“L’incidentalità stradale è una problematica attuale – spiega l'assesore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Giannini - e bisogna sempre affrontarla con lucidità e cautela sia quando il trend della mortalità risulta positivo sia quando è negativo. In queste ultime settimane le strade della Puglia sono state teatro di alcuni incidenti stradali mortali che hanno determinato dolorosissime conseguenze con la perdita di vite umane. L’impegno che la Regione ha assunto affinchè il trend di tali episodi possa continuare a ridursi, in un prossimo futuro, trova conforto nei dati sull’incidentalità stradale registrati nel corso dell’anno 2017 che hanno evidenziato una diminuzione della mortalità nella nostra regione, in controtendenza al dato nazionale che ha, invece, registrato un aumento della mortalità per incidente stradale. I dati presentati dall’ASSET nel rapporto sull’incidentalità stradale del 2017 consolidano la tesi secondo cui nella maggior parte dei casi è il comportamento dei conducenti a determinare l’esito, in alcuni casi mortale, del sinistro. L’Assessorato alla mobilità con l’Asset intendono proseguire il percorso avviato nell’anno passato attraverso il lancio di una nuova campagna di comunicazione sulla sicurezza stradale e la prosecuzione, per l’anno scolastico 2018-2019, delle attività di educazione alla sicurezza stradale con il progetto “La strada non è una giungla” rivolto a studenti ed insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado, realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale”.