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Cronaca

Si allungano i tempi per l'autorizzazione, Angela lascia la clinica

La donna, che aveva chiesto di poter essere operata con il 'Cyber Knife' ha firmato le dimissioni volontarie. In questi giorni una clinica napoletana si sarebbe offerta di operarla subito e gratuitamente. Intanto la Regione ha fatto sapere che l'iter per l'autorizzazione va avanti

Ha lasciato la clinica barese in cui era ricoverata da qualche giorno Angela, la giovane donna di Salerno, malata di tumore al cervello e incinta alla ventesima settimana, che nei giorni scorsi aveva chiesto di essere operata con l'apparecchio 'Cyber Knife' in dotazione alla clinica Mater Dei di Bari.

Dopo essere stata sottoposta ad alcuni accertamenti, Angela questo pomeriggio ha firmato le dimissioni volontarie, lasciando la clinica "La Madonnina". Pare inoltre che nei giorni scorsi, inoltre, l'Istituto Pascale di Napoli che dispone del Cyber Knife, si era detto disponibile ad operare subito e gratuitamente la donna, ed è probabile che questo abbia influito sulla sua decisione, visto invece l'allungarsi dei tempi per la concessione dell'autorizzazione da parte della Regione Puglia.

Intanto però l'iter per autorizzare l'uso del 'Cyber Knife' va avanti. Il gruppo CBH, che gestisce la Mater Dei, ha fatto sapere di essere pronto a presentare tutta la documentazione richiesta dalla Regione, che dal canto suo ha convocato per giovedì il comitato di esperti che dovrà esprimersi sul rilascio dell'autorizzazione.

L'ASSESSORE GENTILE: "NO ALLE STRUMENTALIZZAZIONI SULLA VICENDA"

"La signora in attesa di trattamento con il macchinario Cyber knife presso la clinica 'Mater Dei del gruppo Cbh di Bari - è detto in una nota della Regione - ha lasciato, pare contro il parere dei medici e di sua spontanea volontà, la clinica Madonnina dove era ricoverata nel reparto di Ostetricia e Ginecologia.  "L'assessorato alle Politiche della Salute comunica che nel corso della riunione di Giunta oggi - prosegue la nota - è stata confermata la commissione di valutazione sul trattamento Cyber knife", composta dal dott. Giuseppe Bove (Ospedali Riuniti di Foggia), dott. Alessandro Dell'Erba (Policlinico), prof. Nicola Laforgia (Policlinico), dott. Antonio Belpiede (osp. Canosa) e dott. Andrea Misino (Ircss Giovanni Paolo II)". nella riunione fissata per giovedì prossimo "la commissione valuterà la documentazione prodotta dalla Cbh con la proposta del percorso medico e assistenziale che - sottolinea la nota - riguarda un apparecchio che emette radiazioni potenzialmente pericolose per la paziente e per il feto e che non è stato ancora collaudato e autorizzato". "Si ricorda altresì - è detto in conclusione - che il presidente Vendola aveva già tempestivamente informato della questione il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin".

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