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Cronaca

Influenza, al via la campagna di vaccinazione della Regione Puglia

L'appello della Regione dopo la scarsa adesione alla campagna antinfluenzale dello scorso anno, che ha provocato un aumento dei casi e del rischio di mortalità: "Vaccinarsi è l’unico mezzo efficace e sicuro per prevenire l’influenza e le sue complicanze"

"L’influenza rappresenta un serio problema di sanità pubblica e il vaccino è l’unico mezzo che abbiamo per limitare le conseguenze di una malattia che ogni anno colpisce tra il 4 e il 10 per cento della popolazione", così Giovanni Gorgoni, Direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia, invita a non trascurare l'importanza della vaccinazione antinfluenzale, soprattutto per i soggetti più a rischio. La campagna di vaccinazione è partita in questi giorni anche in Puglia. Su tutto il territorio regionale, attraverso i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e i servizi di Igiene e Sanità Pubblica delle Aziende sanitarie locali, il vaccino antinfluenzale sarà offerto gratuitamente e attivamente a tutti i soggetti indicati dal Ministero della Salute mentre per tutti gli altri il vaccino è disponibile in farmacia. A breve sarà completata la consegna dei lotti di vaccino previsti e i cittadini a rischio potranno recarsi dai medici di famiglia per la vaccinazione.

A CHI E' CONSIGLIATA LA VACCINAZIONE - I soggetti ai quali il vaccino viene offerto attivamente e gratuitamente sono: persone di età pari o superiore a 65 anni di età; bambini e adulti affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza (malattie croniche dell’apparato respiratorio, malattie dell’apparato cardio-circolatorio, diabete e malattie metaboliche, tumori, malattie infiammatorie croniche, epatopatie croniche); donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino al secondo o al terzo mese di gravidanza; medici e personale medico di assistenza; familiari e persone che sono a contatto con soggetti a rischio; soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo (forze di polizia, vigili del fuoco); personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione. 

LA SITUAZIONE DELLO SCORSO ANNO - Nel corso della scorsa stagione influenzale 2014-2015 in Puglia, come nella maggior parte delle regione italiane, si è registrato un calo dell'adesione alla campagna antinfluenzale che - sottolineano gli esperi - ha avuto conseguenze in termini di diffusione del virus e rischio mortalità per soggetti con patologie pregresse: sono stati registrati infatti 22 decessi e 62 casi di influenza grave mentre la copertura vaccinale negli ultrasessantacinquenni è stata del 49,8 per cento, valore questo ben lontano dal 75 per cento raccomandato dal Ministero della Salute.  Dopo la stagione pandemica 2009-2010 (592 casi gravi e 204 decessi) la scorsa stagione è stata quella che ha registrato i dati più preoccupanti. Il 78 per centro dei casi gravi e il 91 per cento dei decessi segnalati dal sistema presentava almeno una patologia cronica preesistente per la quale la vaccinazione era raccomandata ma solo il 7,6 per centro dei casi gravi segnalati era vaccinato. Undici donne erano in gravidanza al momento della segnalazione, una di queste è deceduta e nessuna si era vaccinata.    

"In Puglia lo scorso anno - ha detto ancora Gorgoni - la scarsa adesione alla campagna vaccinale ha determinato seri problemi di gestione dei ricoveri in tutti gli ospedali del territorio con un numero di decessi elevato che con ogni probabilità poteva essere evitato, o quantomeno limitato, con un gesto semplice come la vaccinazione. A noi spetta il compito di mantenere alta l’attenzione su un tema così rilevante di sanità pubblica mentre ai medici che sono a diretto contatto con i propri pazienti chiediamo di sostenere la campagna di vaccinazione in maniera attiva e attenta”. In conclusione, Gorgoni ha ricordato che  "non si muore di vaccino”, ma di "cattiva informazione su presunte conseguenze provenienti da fonti di dubbia autorevolezza medico-scientifica.  L’invito - ha detto Gorgoni - è a non informarsi 'dal dottor Facebook', ma di consultare il proprio medico curante per ogni dubbio. A volte inoltre è stato delinquenziale mettere in giro voci sulla pericolosità dei vaccini. Eventi avversi sono a volte possibili, ma equivalgono per quantità e effetti, agli eventi avversi dovuti all’assunzione di farmaci banali contro i sintomi influenzali, come ad esempio il semplice paracetamolo.  In più, sollecito la vaccinazione del personale sanitario sia per dare il buon esempio, sia per non diventare veicoli di infezione”.

I CONSIGLI PER EVITARE IL CONTAGIO - La trasmissione del virus dell’influenza si può avere o per via aerea, attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, o anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Per questo ci sono alcuni semplici gesti fortemente raccomandati per limitare la trasmissione del virus: lavaggio delle mani anche con gel alcolici in assenza di acqua; buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani); restare a casa ed evitare il contatto con altri soggetti in caso di malattie respiratorie febbrili, specie in fase inziale; uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari. 


 

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